GUARDA IL VIDEO. Sequestrate barche, soldi e società a imprenditore vicino al clan Belforte
22 Febbraio 2024 - 09:19
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MARCIANISE – Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato, nell’ambito di una più ampia strategia finalizzata a contrastare l’accumulazione dei proventi delle attività delittuose da parte di organizzazione criminali operanti nella provincia casertana, ha eseguito, attraverso investigatori della Divisione Anticrimine di Caserta e del Servizio Centrale Anticrimine, un decreto di sequestro di beni emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di S. Maria C.V. (Presidente Casella, estensore Balato), su proposta formulata dal Questore della provincia di Caserta, nei confronti di un soggetto già condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Napoli per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento all’immigrazione clandestina e ritenuto, dal Tribunale che ha emesso il sequestro, socialmente pericoloso, in quanto indiziato di appartenenza a un’associazione mafiosa e persona che “vive abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose”.
Il provvedimento ablatorio in argomento, che ha ad oggetto due unità immobiliari, quattro società con annessi beni strumentali, diversi rapporti finanziari e bancari, autovetture ed un’imbarcazione per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro, rappresenta l’epilogo di una complessa e articolata indagine che ha permesso di ricostruire l’asset patrimoniale e finanziario nella disponibilità diretta ed indiretta (tramite i suoi familiari) del proposto, che si ritiene sia stato acquisito con i proventi delle attività illecite commesse nel tempo.
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Durante la fase di esecuzione, gli operanti si sono avvalsi di unità cinofila anti valuta della Guardia di Finanza, nonché del servizio veterinario dell’Asl di Caserta.
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