I furbetti del cartellino della Reggia di Caserta: assolti in quattro
15 Aprile 2024 - 15:37
CASERTA – Si è concluso, questa mattina, dinanzi al giudice, dott.ssa Norma Cardullo, del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il processo che ha visto imputati i presunti assenteisti della Reggia di Caserta a carico dei dipendenti Giovanni Maiale condannato ad anni 1 e mesi 5 di reclusione, Benedetto Petriccione assolto difeso dall’ Avv. Filippo Barberi Spirito; Leonisio Ammirati assolto; Francesco Martone assolto; Giovanni Antonio Di Sarno assolto.
ll licenziamento in tronco scattò, nel 2018, ancor prima che il pm si esprimesse sull’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in applicazione della legge Madia che consente di concludere un rapporto lavorativo anche prima dell’eventuale processo.
L’indagine prese il via da alcuni furti di scarso valore avvenuti nell’agosto 2016. Venne svaligiata la buvette e sparirono due biciclette. Avvenimenti che avevano messo in luce le falle esistenti sul fronte della sicurezza: nessuno si accorse dei ladri semplicemente perché i custodi non erano, secondo l’accusa, seduti alle loro postazioni davanti ai monitor.
Le microcamere degli investigatori, nell’autunno del 2016, avrebbero registrato sistematiche presunte condotte assenteiste da parte dei custodi che si allontanavano per andare al bar, in pizzeria o a fare una passeggiata al di fuori della Reggia di Caserta. Qualcuno fu o addirittura filmato anche mentre si allontanava in macchina o in motorino. Ma evidentemente la struttura accusatoria non ha retto al confronto dibattimentale, se è vero, com’è vero che degli imputati è stato condannato il solo Giovanni Maiale, mentre gli altri 4 sono stati assolti
Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Filippo Barberi Spirito, Iole Giuliano, Carmela Ferraro.