I NOMI. Finanzieri casertani si fanno pagare con Iphone e contanti per non controllare imprenditore
6 Agosto 2024 - 13:15
CASERTA – La sesta Sezione penale della corte di Cassazione ha emesso la sua sentenza relativa ai ricorsi di Giovanni Pizzicato, 62enne imprenditore, Mario De Lucia e Generoso De Santis, rispettivamente 63enne di Caserta e 45enne di Lusciano, entrambi componenti della guardia di finanza.
I tre avevano patteggiato una pena a 4 anni per i reati di associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari ed altri.
Secondo le accuse dei pubblici ministeri, i due finanzieri casertani si facevano corrompere con denaro contante, ma anche con Iphone, Xiaomi e Samsung di ultima generazione.
Pizzicato, titolare di una società di consulenza napoletana che si interessava proprio di corrompere i pubblici ufficiali.
Le pene sono state sostanzialmente confermate. Pizzicato, infatti, ha rinunciato al ricorso che, quindi, non è stato ammesso.
Per De Santis e De Lucia, invece, i giudici della Cassazione hanno annullato la sentenza impugnata solo per quanto riguarda le pene accessorie. La corte ha rinviato la questione per un nuovo giudizio sul punto al Gip del tribunale di Napoli.