I NOMI. “MAGNA MAGNA” è demagogia? Leggete quanti soldi si sono spartiti alla Provincia i Del Prete boys e Magliocca…

3 Febbraio 2022 - 20:28

I LAVORI DELLE MAZZETTE. Il geometra firma una determina, che pubblichiamo integralmente in calce all’ articolo, con cui si auto attribuisce più di 12mila euro e ne distribuisce altri 24mila a funzionari e impiegati

 

CASERTA (g.g.) Tentiamo con le maniere spicce, una cosa veloce: in uno dei nostri tanti articoli che abbiamo dedicato alla turpe vicenda riguardante l’appalto per la progettazione e la direzione dei lavori e la concreta effettuazione degli stessi, relativamente ai tre ponti da riqualificare lungo la strada Caserta-Monti del Matese, abbiamo segnalato scandalizzandoci (eh sì, noi ci scandalizziamo ancora per cose del genere, ma figuriamoci qui a Caserta è normale…Amministrazione) che, del finanziamento complessivo di 8 milioni e passa di euro che l’amministrazione proviniciale ha acquisito dalla Regione Campania, solo 5 milioni e qualche spicciolo sono stati utilizzati per le opere materiali, cioè per i tre ponti, tra cui il famoso Ponte Margherita ad Alvignano e per qualche altra opera spuria, tipo scarpate e scarpatine. In pratica, di questi 8 milioni e oltre, il 40%, sembra pazzesco ma è così, è stato speso per cose diverse rispetto alla concreta realizzazione dei lavori.

Passi pure per la progettazione e per la direzione dei lavori rispetto alle quali però, sono scattati gli arresti perché c’è stato un ingegnere, anzi “l’ingegnere”

che ha preso mazzette pari al 20% degli importi; passi per le tasse, Iva e contributi statali vari. Ma qui ci sono almeno due milioni di euro che sono stati utilizzati per consulenze e per incentivi di ogni genere. Abbiamo già scritto del geologo nominato dall’ingegnere Antonino Del Prete, al tempo capo dell’Ufficio tecnico, quando i professionisti-tangentisti beneventani avevano all’interno del proprio Raggruppamento temporaneo una figura professionale precisamente dedicata agli studi geologici.

Oggi pubblichiamo una determina, firmata dal geometra Gianpaolo Mattucci e datata gennaio 2021.

Mattucci, come è noto, è stato e forse ancora è, una sorta di protesi di Antonino Del Prete. Ma almeno lo “scuorno” di evitare di firmare una determina con la quale attribuisce a se stesso quasi 12.500 euro per la funzione di Rup se lo poteva evitare. Della serie, senza vergogna. Ma qui c’è anche una pletora di altre persone, di dipendenti della Provincia che hanno ricevuto incentivi per la loro opera, neanche si trattasse del rifacimento del ponte di Brooklyn. Ciò è accaduto, ripetiamo in una condizione in cui c’era un raggruppamento temporaneo di professionisti che presentava il progetto chiavi in mano e c’erano delle imprese, una in particolare, di cui poi vi diremo, che hanno realizzato i lavori.

E, invece, no: oltre ai 12.500 euro che Gianpaolo Mattucci si autoattribuisce, ci sono altri 17 nomi che, ognuno in base al proprio rango e alle proprie attitudini, vengono gratificati, chi con 3000, chi con 800 euro, ecc, perché evidentemente lo stipendio che un dipendente introita non è sufficiente.

Che poi verrebbe da chiedersi: se uno lavora in un ufficio tecnico, lo stipendio lo introita per lavorare nei progetti attorno ai cantieri. Chiaro che un discorso da vero e proprio magna magna, scusateci la demagogia ma questo è, blinda di omertà tutto quanto un meccanismo di turpe utilizzo del pubblico denaro. Turpe e illegale, almeno per quanto riguarda la fase di progettazione e di direzione dei lavori per la quale, non a caso, l’imprenditore Raffaele Pezzella di Casal di Principe “si è fatto” o ancora sta facendo gli arresti domiciliari.

Sottrarre il presidente della Provincia Giorgio Magliocca da qualsiasi responsabilità rispetto a queste procedure, significa essere degni ingenui, o ossere tanto amici dello stesso Magliocca da bendarsi gli occh, turarsi il naso e anche le orecchie. Ma figuriamoci se è mai possibile che in una storia in cui sono stati gestiti 8 milioni di euro, con montagne di prebende, regalie, ecc… il presidente della Provincia non conoscesse quello che stava succedendo nell’Ufficio tecnico, guidato da quell’Antonino Del Prete, diventatogli tanto amico da indurlo ad assumere la figlia, così come abbiamo scritto in due articoli pubblicati poco tempo fa, indovinate un po’ dove? Al comune di Pignataro Maggiore.

 

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