I soldi chiesti da Tiberio La Torre a Campoli e Zannini. Ci sarà il processo con giudizio immediato: ecco quando la prima udienza
1 Luglio 2024 - 16:17
MONDRAGONE – La velocità con cui l’indagine dei carabinieri di Mondragone, nata dalle denunce di Alfredo Campoli, il figlio Pasquale e Giovanni Zannini, rispettivamente imprenditori del settore rifiuti e consigliere regionale, faceva ritenere inevitabile, così come è poi avvenuto, che la Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiedesse il processo nei confronti di Tiberio La Torre con il rito del giudizio immediato.
E il tribunale di Napoli ha accordato che, nel mese di settembre, il giorno 13, il procedimento si celebri con questo rito, attraverso il quale si salta l’udienza preliminare (o udienza filtro), in considerazione delle prove a carico dell’imputato. Il giudizio immediato, infatti, può essere richiesto dai pubblici ministero al giudice per le indagini preliminari se gli inquirenti ritengono di avere prove importanti, inscalfibili sulla colpevolezza di La Torre, difeso dagli avvocati Antonio Miraglia e Carlo De Stavola.
I reati contestati riguardano richieste estorsive, denunciate dai Campoli e dai Zannini, fatte da La Torre per una somma di circa 50 mila euro.