I TANGENTISTI DELLA PROVINCIA. L’intercettazione e le foto: quando l’imprenditore di CASALE Raffaele Pezzella si fa consegnare 3.500 euro per portarli subito all’INGEGNERE dell’amministrazione provinciale

18 Gennaio 2022 - 21:09

In calce all’articolo poche righe ma mai tanto fondamentali per capire, a questo punto, con poche possibilità di dubbio, chi sia questo pubblico ufficiale corrotto che prende i soldi per truccare le gare

 

CASERTA(g.g.) Fino ad ora, nelle parti dell’ordinanza sulla mega mazzetta versata al non meglio precisato “ingegnere” dell’amministrazione provinciale di Caserta, che per noi ha invece un’identità sicura e arcinota, Raffaele Pezzella, imprenditore di Casal di Principe, non era mai comparso quando materialmente c’era da consegnare e ricevere quattrini “in carne ed ossa”.

Ma il 13 settembre 2019, tre giorni dopo cioè il solenne cazziatone incassato da Giuseppe Della Pietra, Nicola Laudato entra nella sua Mercedes GLK, dopo essere sceso dal suo ufficio di via Nicola Giustiniani di Benevento, una traversa del Viale Mellusi per chi è pratico del capoluogo sannita, e dopo essersi portato in via Salvemini dove a sua volta l’architetto Antonello Scocca del gruppo Camilleri è sceso, consegnandogli un plico contenente 3.500 euro, parte alla volta di Napoli dove, al centro direzionale incontra fisicamente Raffaele Pezzella.

Noi stiamo pubblicando queste fotografie, non perchè abbiano una validità che solo una loro migliore nitidezza potrebbe garantire, ma perchè vogliamo far capire che chi ha lavorato a questa indagine, i carabinieri, i finanzieri che si sono appostati, hanno filmato con esattezza i passaggi di questi oggetti.

E queste foto sono contestuali alle intercettazioni ambientali, frutto dell’unico trojan inutilizzato in questa indagine (qualcuno in più non avrebbe fatto male alla stessa), quello inserito nel telefonino del citato Nicola Laudato.

I due, come potete leggere direttamente dallo stralcio che pubblichiamo in calce e che riporta nella sua versione integrale la conversazione intercettata, parlano dei soldi che Pezzella porterà di persona all’ingegnere (“E’ normale che quello ha un costo“, dice Raffaele Pezzella al suo interlocutore) e di quelli che si renderanno disponibili grazie ai bonifici a corrispettivo delle fatture partite dalle società dei professionisti chiamati a pagare le mazzette e arrivate nei conti correnti della Comed, impresa collegata al Pezzella, e della SC.

Non è che Pezzella se ne vada molto contento perchè come vederemo nelle successive settimane si lamenta non poco con il dirigente o funzionario, non sappiamo bene quale sia la sua qualifica dell’amministrazione provinciale di Benevento, Michelantonio Panarese, socio di fatto di Nicola Laudato e anche sindaco di Buonalbergo, cioè di un paesino alle porte di Benevento dove Pezzella aveva concordato proprio con Michelantonio Panarese dei lavori attraverso un’aggiudicazione, ovviamente pilotata, e comunque legata alla mediazione che Pezzella aveva realizzato affinchè il Raggruppamento temporaneo di professionisti beneventano di cui Laudato faceva parte si aggiudicasse la gara a Caserta.

Ora con la consegna direttamente a Pezzella di un plico con 3.500 euro dentro e con gli accordi presi su operazioni fittizie che consentissero di creare ulteriori provviste di danaro pro-mazzette, poniamo una domanda ai nostri lettori e a chi conosce bene gli ingranaggi e i rapporti esistenti all’interno dell’amminsitrazione provinciale di Caserta e tra questa e Pezzella, cioè l’imprenditore che da 20 anni ha letteralmente monopolizzato gli appalti di questo ente.

A chi mai avrebbe potuto consegnare questi soldi Pezzella? Sicuramente ad un ingegnere. E chi era l’ingegnere legato a triplo filo a Pezzella? (Qui il non restituire una risposta affermativa, fondata sulla certezza, non rappresenta un atto di prudenza o di timore). Al contrario, è talmente chiaro per fatti, circostanze storiche, rapporti consolidati, tonnellate di affidamenti (poi vedremo chi se l’aggiudica la gara sottostante al progetto, quella cioè da 8 milioni di euro per i tre ponti tra Caserta e i Monti del Matese) che declinare il nome e il cognome dell’ingegnere a cui Pezzella dovrà consegnare quei 3.500 euro cioè una parte della maxi tangente concordata con quelli del Rtp beneventano, è assolutamente superfluo.

 

QUI SOTTO GLI STRALCI DELL’ORDINANZA