I VIP CORROTTI DELLA PROVINCIA DI CASERTA. L’affare da 8 milioni di euro, quello della super mazzetta “all’ingegnere” partì subito con un decreto e una determina a dir poco sospetti

18 Gennaio 2022 - 19:07

Abbiamo deciso di inaugurare anche un fronte parallelo a quello dell’ordinanza andando a riesaminare gli atti amministrativi relativi ad un intervento su tre punti, finanziato dalla Regione che quei soldi li aveva presi dal Governo nazionale nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Campania. Già tra settembre e ottobre del 2018 i conti, secondo noi, non tornavano.

 

CASERTA (g.g.) Riflettevamo in questi giorni su un aspetto di questa enorme questione delle bustarelle versate da alcuni professionisti sanniti a dirigenti o funzionari della Provincia di Caserta, in special modo a un personaggio ancora non formalmente identificato, chiamato “l’ingegnere”. Riflettevamo su tutto ciò che in questi ultimi anni è passato sotto silenzio, Non certo per colpa nostra, dato che Casertace ha dovuto operare delle scelte, privilegiando gli albi pretori e tutte le nefandezze che al loro interno sono impresse a lettere di fuoco, dei Comuni più importanti della provincia, dell’Azienda sanitaria locale, dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano e dell’Asi.

Noi ci mangiamo le mani perché se avessimo potuto dedicarci anche all’albo pretorio dell’amministrazione provinciale di Caserta, sarebbe stato spettacolo puro.

Proprio perché consapevoli di non essere controllati e proprio perché sollevati dal fatto che Casertace non ha ancora una struttura per esercitare un controllo democratico sugli atti delle amministrazioni pubbliche, quelli della Provincia si sono mossi con una certa disinvoltura, termine, questo, dovutamente eufemistico.

Prima di ritornare – e lo faremo già domani, mercoledì –  alla lettura dell’ordinanza sul “grande corrotto” dell’amministrazione provinciale di Caserta, vi regaliamo la prima parte di un lavoro parallelo che intendiamo realizzare sull’appalto incriminato, su queste opere di riqualificazione dell’asse stradale Caserta-Monti del Matese, che detta così sembra una cosa molto grossa, in realtà è operazione circoscritta alla ristrutturazione e alla rimessa in uno stato di agibilità di tre ponti: il famoso Ponte Margherita, oggetto di molte polemiche e chiuso per diverso tempo, area medio Volturno-Alvignano e dintorni; il Ponte degli Inglesi che insiste lungo la ex Strada Statale 158 e, infine il Ponte Scafa di Limatola lungo la ex SS 87. Da qui si capisce, e possiamo tutti capire meglio, che la costituzione di una Commissione-ponti all’interno dell’amministrazione provinciale di Caserta non è stata una sorta di passatempo, così come ci venne a raccontare Magliocca in redazione, a premio di Antonino Del Prete, il quale, dopo essere andato in pensione, andava aiutato a non cadere nella malinconia dei giardinetti. Al contrario, questa Commissione-ponti ha rappresentato un modo attraverso cui Del Prete, seppur in pensione, ha potuto continuare a controllare un settore che, dopo i fatti di Genova,  è diventato ad altissimo grado di finanziabilità. A dire il vero, però, questo finanziamento da 8 milioni di euro che prevedeva anche la sistemazione di qualche scarpata, all’interno del pacchetto approvato nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Regione Campania firmato  il 24 aprile 2016 dall’allora premier Matteo Renzi e da De Luca, precede il disastro del Ponte Morandi, avvenuto nell’agosto del 2018.

Comunque, un anno e mezzo dopo, il 12 settembre 2017, la Regione Campania e la Provincia firmarono la convenzione attraverso la quale quest’ultima, ente attuatore del progetto, acquisiva la disponibilità del finanziamento.

Dicevamo delle procedure un po’ all’acqua di rose, un po’ fru fru. Passa un altro anno, l’allora neo presidente della Provincia Giorgio Magliocca, fidandosi ciecamente di Antonino Del Prete, con cui stabilisce un feeling strettissimo che lo ha portato ultimamente all’assunzione a sangue fretto al comune di Pignataro Maggiore dove Magliocca è sindaco della figliola dell’ingegnere, e che ha continuato e continua ancora a fare il bello e il cattivo tempo in quegli uffici. Una fiducia nata subito, visto e considerato che Magliocca a pochi mesi dal suo insediamento incamera tutto ciò, senza neppure una virgola in meno, che il dirigente scrive. La proposta di decreto formulata dall’ingegnere, che come potrete leggere dal documento che pubblichiamo in calce, fa tutto lui, lasciando qualcosa al suo fedelissimo di ieri di oggi, geometra Gianpaolo Mattucci, compreso un paio di auto deleghe che fanno sorridere.

Il punto più importante della proposta  fatta propria e trasformata in decreto esecutivo nel 2018 è la seguente: “Il dirigente Antonino Del Prete propone di approvare il progetto preliminare per l’importo di 8 milioni secondo il quadro economico che nel premesso si intende qui riportato e trascritto”.

Ora, può anche darsi che Antonino Del Prete si sia espresso male, magari Magliocca e il segretario potevano guardare meglio cosa il dirigente gli proponesse di decretare. Fatto sta che il 29 ottobre successivo, cioè un mese e tre giorni dopo, con determina  514 protocollo 4223 sempre a firma del geometra Gaetano Mattucci, questi apre la procedura per stipulare un contratto finalizzato all’affidamento dell’incarico professionale  per redigere la relazione geologica e archeologica “necessaria”, leggete bene necessaria, alla redazione della progettazione preliminare dei lavori di messa in sicurezza della direttrice stradale Caserta-Monti del Matese. Mattucci la apre e dopo cinque minuti il dirigente Del Prete, a cui questo atto è stato trasmesso, la chiude pure. Un bell’incarico sotto soglia di 8.485 euro e 86 centesimi compresi Iva e Cnp, direttamente attribuito al geometra Vincenzo Lanzone. Attenzione, dopo Mattucci, è lo stesso Del Prete a ribadire forte e chiaro, addirittura con modalità grassetto – e lo potete verificare nel testo integrale della determina pubblicata sotto all’articolo – “necessaria alla redazione della progettazione preliminare da porre a base di gara dei lavori di messa in sicurezza della direttrice stradale Caserta-Monti del Matese”. Si tratta di un atto dentro al quale, parallelamente, si sviluppa la procedura della famosa gara delle mazzette, cioè quella della redazione del progetto definitivo ed esecutivo per un importo di 444.870 euro e 84 centesimi attinti dal capitolo 7856.06 del Bilancio.

Questi 444.870,84 euro diventeranno, per effetto del ribasso, 394.000 più qualche spicciolo, costituendo la somma sulla quale viene calcolato, nell’accordo corruttivo tra il Raggruppamento temporaneo di professionisti sannita che si aggiudica l’appalto e il famoso “ingegnere”, la tangente 10% in contante, l’altro 10% con fatture per operazioni di vendita farlocca di beni e servizi.

Mah, ci sarà un perché. Sicuramente, ma parafrasando il cantante nato a Saigon, vorremmo saperlo dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca. Apparentemente, infatti, se sappiamo ancora leggere, il decreto presidenziale n.166 del 25 settembre 2018 approva il progetto preliminare. Ma se Del Prete il successivo 29 ottobre nomina il geologo Lanzone in quanto ritiene la relazione geologica e archeologica “necessaria” alla redazione della progettazione preliminare e, dunque, anche alla sua costituzione in termini di costi, cioè di quadro economico, com’è possibile che un mese e tre giorni prima la stessa progettazione preliminare sia stata approvata con un solenne decreto del presidente della Provincia? Questa vicenda va completata citando un altro paio di atti, siccome però ci siamo già allungati troppo, vi invitiamo a visitarci domani sperando nel contempo di ricevere qualche chiarimento tecnico formale dalla Provincia che fino ad ora  però, quando li ha dati, ha dimostrato un grande affanno e una grande difficoltà a giustificare tutto il merdaio della vicenda dei conti.

Vi rinnoviamo, invece, l’invito a domani, mercoledì, per un’altra puntata degli atti giudiziari con un’interessante intercettazione che stavolta vede presenti direttamente l’imprenditore di Casal di Principe Raffaele Pezzella, gran mediatore della super mazzetta corrisposta “all’ingegnere”.

 

CLIKKA QUI PER LEGGERE IL DECRETO 166 DEL 25 SETTEMBRE 2018 FIRMATO DA GIORGIO MAGLOOCCA

Decreto 166 (4)

CLIKKA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA FIRMATA UN MESE E TRE GIORNI DOPO DAL DIRIGENTE ANTONINO DEL PRETE
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