IL CASO DI PIEDIMONTE M. A volte ritornano: Alfredo Messore, con i consigli di Carmine Sorbo, vuol lanciare la New Ecology, nata sulle ceneri della super interdetta Termotetti

19 Dicembre 2018 - 13:43

PIEDIMONTE MATESE(g.g.)  Siccome è la terza volta che pubblichiamo, limitandoci esclusivamente al dato di cronaca e alle fotografie che ne testimoniano la seria realtà, articoli e servizi giornalistici sulle proteste dei dipendenti della Termotetti, che soffrono il problema della mancata erogazione degli stipendi sul cantiere di Piedimonte, abbiamo deciso di cominciare a domandare un pò in giro.

Ovviamente, alla maniera di CasertaCe, che non prevede comodità nè per i politici che gestiscono le fila delle istituzioni titolari della potestà di spesa dei tanti quattrini incassati dal sangue dei contribuenti, dalle tasse comunali fino alle vergognose pratiche di agguato stradale finalizzato a contravvenzioni rifilate per autovelox il più delle volte illegali in quanto non tarati, nè per i colletti bianchi a cui la Bassanini ha dato un potere spropositato e soprattutto non giustificato da una consistenza etico-morale che non c’è negli uffici pubblici di questa provincia, nè tanto meno di queste ditte che nascono, muoiono, rinascono sotto mentite spoglie eccetera.

Non sarà questo l’ultimo articolo. Ce ne saranno altri. Per il momento diciamo che il sindaco di Piedimonte Matese Luigi Di Lorenzo almeno in apparenza, si sta comportando bene, rispettando le leggi e sopratutto ponendosi il problema dell’identità effettiva di questa New Ecology che sembra effettivamente nata sulle ceneri della Termotetti degli Imperadore.

Un’impresa che tra le altre cose è rappresentata, a tutti gli effetti, da una vecchia conoscenza degli uffici comunali casertani, soprattutto di quello del capoluogo. Da quell’Alfredo Messore, vero perno di tutto il sistema, costruito dall’allora sindaco Gigi Falco e ben compreso dall’allora super assessore ai lavori pubblici Carlo Marino, che per un periodo si è tenuto Alfredo Messore come consulente, fino a quando CasertaCe non ha cominciato a porre il problema della convivenza tra questo incarico e la pesante sentenza, della Corte dei Conti che l’ha condannato ad un maxi risarcimento per un vecchio appalto dei rifiuti pro Mario Pagano Granata.

Non solo. Ma Alfredo Messore è stato anche segnalato in auto con un altro pensionato eccellente, con un altro super esperto della monnezza d’oro: niente popodimenoche Carmine Sorbo, l’uomo che l’imprenditore sannita Falzarano dice di aver incontrato in un luogo isolato di Pozzuoli, dove Sorbo gli avrebbe chiesto una maxi tangente per l’appalto dei rifiuti della città di Caserta, anno 2012, quello per intenderci, vinto dall’ati Caserta Ambiente e che ancora oggi, incredibilmente, per le malefatte di Sorbo e di quest’amministrazione, ancora sopravvive nelle pazzesche proroghe garantite all’Ecocar, unica sopravvissuta (si fa per dire, perchè anch’essa è destinataria di un’interdittiva antimafia) di quell’associazione temporanea di imprese Caserta Ambiente che ha visto cadere, rispettivamente, sempre a causa di interdittive subite, prima la Ipi e poi Alba Paciello, ditte individuali di Casagiove, facente capo all’imprenditore locale Roviello.

Il fatto che Alfredo Messore già in carica, ci pare con un contratto di consulenza, nella ormai defunta Termotetti, affondata definitivamente da un ultimo e recente pronunciamento del consiglio di stato, sia il motore della New Ecology, per di più con gli illuminati consigli di Carmine Sorbo, è di per se inquietante.

Per cui, se il sindaco di Piedimonte ha bloccato l’operazione perchè questa New Ecology non è nella white list della Prefettura, anche se a quanto pare sta provando ad entrare in quella della Prefettura di Napoli, città dove ha costituito la sua sede, nell’elegante via dei Mille, ha avuto le sue buone ragioni.

Non condivise dalla dirigente a tempo determinato Renata Tecchia, la quale, invece, era diventata, per legittimi motivi giuridico-amministrativi, una fan di New Ecology e di Messore. La decisione del sindaco ha indotto Renata Tecchia a dimettersi dal suo incarico.

Ora capiremo subito se il primo cittadino è veramente animato dall’intenzione di ripulire il settore dell’erogazione del servizio di raccolta dei rifiuti oppure se tutto questo suo zelo è frutto, com’è capitato in tanti altri casi nella nostra provincia, solo dal fatto che dietro le quinte si muove qualche altro potente della monnezzopoli casertana e campana. Lo capiremo dal nome del tecnico che lui e l’amministrazione comunale di Piedimonte sceglieranno per sostituire la dimissionaria Tecchia. Siccome noi li teniamo tutti quanti schedati gli specialisti della trastola, quello capaci di fare ciò che la dda ha messo nero su bianco, con le pesanti perquisizioni, fatte al sindaco di Caserta Carlo Marino, al dirigente Marcello Iovino, al funzionario Pippo D’Auria e compagnia, non avremo alcuna difficoltà a capire se il primo cittadino è genuino o in realtà è bacato dentro.