Il CLAN DEI CASALESI a Sperlonga. “Soldi riciclati per case vacanza”

28 Aprile 2019 - 07:47

CASAL DI PRINCIPE – Nel corso del processo a carico di Armando Cusani, sindaco di Sperlonga, è stata depositata un’informativa dei carabinieri relativa agli interessi del clan dei casalesi sulla speculazione edilizia nella cittadina del Sud Pontino.

Tra il 1999 e il 2010, secondo l’accusa, il Comune e la Regione avrebbero avallato un incremento del 133% delle volumetrie previste dal Prg e una riduzione dal 90% al 42% della volumetria a beneficio dell’edilizia residenziale. E questo avrebbe attratto uomini dei clan vicini a Zagaria, Bidognetti, Belforte, Moccia, Nuvoletta e Setola, secondo l’informativa pubblicata da “Il Fatto quotidiano”.

Imprenditori, professinisti, immobiliaristi e persone vicine ad esponenti del clan avrebbero acquistato le villette per riciclare i soldi della camorra. L’informativa sottolinea “una serie di relazioni (…) la cui convergenza e ridondanza porta ad escludere fattori di casualità ed ad ipotizzare una vera e propria rete di relazioni ed interessi“.