RIFIUTIGATE. Assolti l’ex sindaco di Teverola Dario di Matteo e l’ex vice di Vitulazio Antonio Catone perché “il fatto non sussiste”

14 Gennaio 2020 - 16:54

TEVEROLA/VITULAZIO (Tina Palomba) – “Il fatto non sussiste“. Colpo di scena e assolti l’ex sindaco di Teverola Dario Di Matteo e l’ex vice-sindaco Antonio Catone. Il gip Campanaro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha deciso, quindi, per l’assoluzione. Per presunti episodi di corruzione, l’accusa aveva chiesto 2 anni e 8 mesi per l’ex sindaco di Teverola, Dario Di Matteo e l’assoluzione per l’ex vice sindaco di Vitulazio, Antonio Catone. Va ricordato che sia Di Matteso, sia Catone, furono sottoposti per un periodo al regime degli arresti domiciliari.

Di Matteo e Catone, rispettivamente assistiti dagli avvocati Carlo De Stavola, Luca Viggiano, vennero coinvolti nell’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal Pm Urbano,  cominciata nel giugno 2015, che si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche delle dichiarazioni del titolare della Società DHI, Alberto Di Nardi, ditta che opera nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani, e che aveva già coinvolto amministratori del Comune di Maddaloni.

Di Nardi è stato rinviato a giudizio per gli stessi fatti insieme all’ex sindaco di Vitulazio, Luigi Romano, dopo che  entrambi hanno scelto il rito ordinario.