Il fratello di Antonio Zuzù Bifone riceve la condanna definitiva per il caso dello “Chalet Dello Sport”

12 Aprile 2019 - 18:03

PORTICO DI CASERTA – Sono state pubblicate dalla Corte di Cassazione le motivazioni con cui, lo scorso novembre, è stato rigettato il ricorso di Mario Bifone, fratello di Antonio Zuzù Bifone, per anni a capo dell’omonimo sodalizio criminoso operante a Portico di Caserta, diventato collaboratore di giustizia.

Mario Bifone era stato condannato in primo grado per il reato di furto aggravato, con sentenza confermata dalla Corte di Appello di Napoli perché, era il 2010,  fu accertato un allaccio abusivo di corrente elettrica, che alimentava lo Chalet dello Sport, su un palo della pubblica illuminazione. Venne denunciata a piede libero per violazione dei sigilli anche la moglie di Bifone, B.T. titolare del locale pubblico. Lo scorso anno, l’ex moglie denunciò lo stesso Bifone che, il giorno prima di Ferragosto, fu messo agli arresti domiciliari con l’accusa di stalking, violenza sessuale aggravata e tentata violenza privata e poi scarcerato nel settembre scorso.

Nel testo della sentenza, i giudici della Cassazione spiegano che “i motivi proposti sono del tutto generici e per questo manchevoli dell’indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’atto d’impugnazione, che non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato“. Per questo motivi, la Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali.