IL NOME. Decine di arresti contro la mafia siciliana: in manette anche 23enne casertano
13 Marzo 2025 - 12:49

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CASERTA – Una vasta operazione antimafia condotta dai Carabinieri, in collaborazione con la Guardia di Finanza e le Direzioni Distrettuali Antimafia (DDA) di Catania e Messina, ha portato all’esecuzione di 39 misure cautelari nei confronti di presunti affiliati ai clan Cappello e Cintorino.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno coinvolto le province di Catania e Messina, con accuse che vanno dall’associazione mafiosa al narcotraffico, dall’estorsione alla rapina, fino al trasferimento fraudolento di valori e all’accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti.
Il casertano finito in carcere è un giovane classe 2001, il 23enne Ciro Ricciardi.
Gli arresti
Tra i 39 indagati, 28 sono stati condotti in carcere, mentre 11 sono stati posti agli arresti domiciliari. Tra i nomi più significativi figurano Filippo Christopher Cintorino, 33 anni, considerato uno dei capi dell’organizzazione, e Mariano Spinella, reggente del clan Cintorino, noto per la sua influenza nella risoluzione di controversie interne ed esterne al sodalizio criminale. Altri arrestati includono Alessandro Galasso, Carmelo Mobilia e Cinzia Muratore, accusati di aver gestito un fiorente traffico di stupefacenti.
Le indagini
Le indagini, avviate nel 2020, hanno ricostruito l’evoluzione degli equilibri criminali nell’area a cavallo tra Catania e Messina, evidenziando l’alleanza storica tra il clan catanese Cappello e il clan Cintorino, attivo principalmente nei comuni di Calatabiano (Catania), Giardini Naxos (Messina), Taormina (Messina) e zone limitrofe.
Secondo gli inquirenti, i due sodalizi avrebbero mantenuto un ferreo controllo del territorio attraverso attività estorsive a danno di imprenditori operanti nei settori dell’edilizia, dei trasporti e del turismo. Inoltre, il clan Cintorino avrebbe gestito un vasto traffico di stupefacenti, con un mercato “a ciclo continuo” di cocaina, hashish e marijuana, coordinato da Christopher Cintorino e supportato da una rete di spacciatori.
Il ruolo intimidatorio
Significativo è il ruolo di Mariano Spinella, descritto come una figura di riferimento per la risoluzione di controversie, non solo economiche ma anche personali, tra gli affiliati e con soggetti esterni all’organizzazione. Questo aspetto ha confermato la capacità del clan di imporre la propria egemonia attraverso la forza intimidatoria del vincolo mafioso e l’omertà che ne deriva.
Le ordinanze
Le misure cautelari sono state emesse dal gip Simona Ragazzi a Catania, su richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dei sostituti Assunta Musella e Alessandro Sorrentinti, e dal gip Ornella Pastore a Messina, su richiesta della procuratrice aggiunta Rosa Raffa e dei sostituti Liliana Todaro, Antonella Fradà, Fabrizio Monaco e Francesco Massara.