IL NOME. Ladro delle macchinette nei bar: condanna tombale per 36enne

3 Novembre 2025 - 15:33

AVERSA – La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Vincenzo Ianniello, 36 anni aversano, confermando così la sua condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione. La sentenza era già stata confermata in precedenza dalla Corte d’Appello di Napoli. Ianniello era stato riconosciuto colpevole di aver rotto e tentato di rubare da un distributore automatico (un “cambiamonete”). L’episodio, avvenuto di notte all’interno di un bar, era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza, che hanno permesso alla polizia di identificarlo facilmente, anche per via della sua fedina penale già nota.

Il suo avvocato aveva fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che la sentenza non spiegava bene le ragioni della condanna e che, in ogni caso, il fatto era “di lieve entità”. I giudici della Cassazione, però, non hanno trovato valide queste argomentazioni. Hanno definito il ricorso “generico” e “infondato”, sottolineando che l’avvocato non è entrato nel merito delle motivazioni date dai giudici di primo e secondo grado, limitandosi a fare obiezioni di principio.

La Corte ha inoltre specificato che i fatti – l’aver usato la forza per rompere la macchina, di notte e in un locale – sono tutt’altro che lievi. Oltre a vedere respinto il suo ricorso, Vincenzo Ianniello è stato condannato a pagare tutte le spese processuali e una multa di 3.000 euro a titolo di risarcimento.