IL RECORD DELLA VERGOGNA. CASERTA. 61 osservazioni della Regione sul progetto di Marino per il biodigestore a Ponteselice. Buttato via un milione e mezzo, si va verso la bocciatura finale

26 Febbraio 2022 - 18:56

In calce all’articolo la nota della giunta regionale della Campania e la lunghissima serie di richieste di integrazione allo Studio preliminare ambientale ripresentato lo scorso 7 gennaio.

 

CASERTA Il Comitato no al biodigestore non può non essere soddisfatto di ciò che la Regione Campania ha messo oggi nero su bianco, bocciando senza remissioni lo Studio preliminare presentato, anzi, ripresentato il 7 gennaio scorso dal Comune di Caserta a correzione di quello precedentemente elaborato e costato più di un milione di euro, come importo per l’attività progettuale effettuata dalla solita compagnia di giro dell’Università, Mastellone e dintorni.

Se non è una pietra tombale, poco ci manca. Sono ben 61, infatti, i chiarimenti chiesti dalla Regione Campania al Comune di Caserta. Un vero e proprio record. Mai in Italia si era vista una cosa del genere. Ma d’altronde, si sa, quando l’amministrazione comunale di Caserta, spalleggiata dalla “città dei cittadini” che l’ha riconfermata alle elezioni dello scorso ottobre, si impegna, non ce n’è per nessuno e diventa un’assoluta contro-eccellenza, avrebbe detto il grande Diego Abatantuono “la sintesi della disgrazia, l’apoteosi della schifezza”.

Andando a leggere i contenuti di queste 61 osservazioni, ci si accorge che si tratta di un progetto scellerato, senza basi,  ma per il quale i tecnici esterni e i tecnici comunali hanno incassato un terremoto di soldi pubblici.

Ed è inutile che Carlo Marino vada in giro, portato da Pio Del Gaudio, divenuto un vero e proprio consigliere di maggioranza, a parlar con sindaci per cercare di sbolognare il biodigestore di via Enrico Mattei, località Ponteselice. I documenti spediti dalla Regine al Comune sanciscono il fallimento di una operazione a causa della manifesta incapacità dell’amministrazione comunale di Caserta. E ci sarà pure qualcuno che dovrà rispondere di tutti questi soldi buttati via, ancora una volta per la testardaggine di insediare un impianto, assolutamente utile, indispensabile dentro ad una filiera dei rifiuti fondata sulla raccolta differenziata, in un posto in cui mai e poi mai altre città avrebbero osato il solo pensare di insediarlo, cioè a 200 metri in linea d’aria della Reggia vanvitelliana.

Nel dettaglio, la Regione chiede Marino &c. se l’area in cui dovrà sorgere l’impianto è di proprietà del Comune oppure no (l’area in zona Asi, via Enrico Mattei, località Ponteselice, è di proprietà della Firema, ndr); chiede di fornire una descrizione puntuale delle caratteristiche dimensionali delle opere da realizzarsi; di chiarire le fonti di approvvigionamento idrico; di indicare se l’impianto sarà utilizzato da altri comuni della provincia di Caserta o solamente dal comune capoluogo; di fornire chiarimenti sullo studio di impatto odorigeno; di realizzare uno studio di impatto acustico; rileva che non si comprende se la stima del traffico veicolare è calcolata su 260 giorni lavorativi o se l’impianto funzionerà per 363 giorni all’anno; sottolinea la mancanza di un’analisi del rischio esaustiva e completa di tutte le fasi dei processi che si intende realizzare nel sito; rileva che non vi sono informazioni in merito ad eventuali misure di prevenzione incendi dei rifiuti stoccati e in lavorazione; chiarisce che non vengono fornite indicazioni in merito alla produzione del percolato e gestione con relativo trattamento e smaltimento; sottolinea che mancano informazioni in merito alle distanze dell’impianto con i recettori presenti intorno, quali le abitazioni, i centri commerciali, altre attività industriali e/o attività sociali. Infine, alla 61esima osservazione, la Regione chiede di “trasmettere la dichiarazione del o dei professionisti firmatari dello Studio preliminare ambientale del gennaio 2022 – è scritto testualmente nella nota – nella quale gli stessi dichiarano sotto la propria responsabilità di essere in possesso delle competenze e professionalità specifiche nelle materie afferenti alla valutazione ambientale del progetto”.

Insomma, noi abbiamo sintetizzato una parte, piccolissima, delle richieste della giunta regionale, ma è davvero terrificante pensare che uno Studio preliminare su un progetto di tale importanza, di tale impatto per la città e per i cittadini, sia stato fatto in questo modo. Vergognoso.

 

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20220225 richiesta integrazioni Regione Campania