IL RETROSCENA MONDRAGONE. La lite fra la Tramonti e Pacifico che ha preteso lo spostamento del palco da via Venezia alla festa di San Gaetano di Pescopagano. Tutti i particolari
8 Agosto 2018 - 18:29
MONDRAGONE (g.g.) – Pubblicando il video con il duro attacco del commerciante Antonio Belli dell’associazione di Via Venezia, abbiamo fornito qualche elemento atto a stabilire i motivi scatenanti della citata polemica. Ma come abbiamo scritto ieri sera (clicca qui per leggere l’articolo e guardare il video) la vicenda andava approfondita.
Nei giorni scorsi, il consigliere comunale Michele Conte, figlio dell’ex sindaco Ugo Alfredo Conte ha provato a smorzare le polemiche. Anzi, le ha smentite affermando in pratica che in maggioranza regna l’idillio.
Con tutto il rispetto per Michele Conte, già quando sabato scorso pubblicammo la sua lettera, esprimemmo un punto di vista diverso. D’altronde, ognuno fa il suo lavoro e un consigliere di maggioranza è portato a gettare acqua sul fuoco.
Ma di fuoco ce n’è tanto e ormai non cova più sotto la cenere. La vicenda della Sagra Bufalina lo ha dimostrato. L’assessora alle attività produttive Tramonti ha sbottato nei giorni scorsi pubblicamente. E lo ha fatto perché, il suo collega con delega agli spettacoli Marco Pacifico, nipote di Aldo Santamaria da Pescopagano di cui ci siamo già occupati, che in passato ha animato i movimenti di protesta della sua contrada e che aveva espresso anche delle critiche nei confronti della nuova amministrazione.
Pacifico a quanto si dice, si è lamentato non poco con il consigliere regionale Giovanni Zannini, leader ed equilibratore di questa maggioranza, proprio perché la Tramonti aveva garantito il palco alla Sagra della Bufalina anziché alla festa di San Gaetano Thiene a Pescopagano. Pacifico ha utilizzato l’argomento, prettamente un po’ provincialotto, un po’ paesano, della non comune militanza politica del presidente dell’associazione di via Venezia Enzo Saulle considerato un avversario politico di questa amministrazione. Dunque, e qui comprendiamo meglio alcuni passaggi del video intervento di Antonio Belli, oltre a non dover avere il contributo economico, ma solo un beffardo patrocinio morale, avrebbe dovuto essere privato anche del palco. A quanto emerge da alcune indiscrezioni convergenti, il consigliere regionale avrebbe riconosciuto le ragioni politiche di Pacifico e Santamaria chiedendo all’ufficio tecnico di organizzare la rimozione del palco. L’idea che lo smontaggio da via Venezia e il rimontaggio a Pescopagano sarebbe dovuto avvenire con l’utilizzo di una ditta esterna ma comunque nell’orbita dell’amministrazione comunale. Il tutto sarebbe avvenuto sotto l’occhio attento del responsabile dell’ufficio tecnico Salvatore Catanzano il quale sta facendo con questa amministrazione come ha fatto con quella precedente,: assumersi responsabilità e anche rischi per essere più realista del re, come racconteremo anche domani relativamente al finanziamento regionale per un’altra manifestazione: una fagiolata che noi non riusciamo per il momento ad identificare.