Il sindaco Carlo Marino sbandiera il progetto “CASERTA abbatte le barriere” grazie alla figura del Disability Manager. Ma lui non ne sa nulla e minaccia le dimissioni

20 Aprile 2021 - 16:47

CASERTA (PM) – Con l’immancabile  stamburamento social, l’altro giorno il sindaco, Carlo Marino, ha fatto sapere, con titolo e grafica accattivanti, che CASERTA ABBATTE LE BARRIERE. Come spiega il primo cittadino sul suo profilo facebook, è stato “ Approvato un progetto di fattibilità da 340 mila euro – con risorse messe a disposizione del Ministero degli Interni – per rendere fruibili strade, edifici e spazi pubblici alle persone con disabilità. Uno dei primi interventi riguarderà la “Pista degli Atleti”, che permetterà di garantire la pratica sportiva anche alle persone con una ridotta capacità motoria. Caserta è stata tra le prime città in Italia a prevedere la figura del Disability

Manager, che lavora fianco a fianco con l’Amministrazione comunale e che collaborerà anche alle fasi definitive ed esecutive di questo progetto. Insieme già abbiamo programmato interventi per le persone diversamente abili in un’ottica di pari opportunità e superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali, nel solco dei princìpi fissati dalla «Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità”.

Il post del consigliere comunale di Speranza per Caserta Francesco Apperti

Tutto  bene, verrebbe da dire, compreso il fatto che non è stato sminuito il ruolo dell’artefice principale dell’iniziativa ed ossia il dicastero dell’interno finanziatore dell’opera e nonostante le vive ed articolate reazioni di protesta di molti follower, ad iniziare da quella che pubblichiamo del consigliere comunale  di opposizione Francesco Apperti, che contestano la opportunità e l’adeguatezza del progetto ideato.

Tuttavia c’è una cosa non proprio trascurabile che non ci torna dell’annuncio del sindaco.

Difatti, risulta a CasertaCe.net che il raccontato e vantato coinvolgimento del Disability Manager non ci sia mai stato. Anzi, pare che questi, quando ha appreso del progetto anche lui dal post del sindaco, abbia minacciato le dimissioni per tale inconcepibile sua esclusione.

Ciò detto, che già disegna uno scenario inquietante delle procedure comunali in voga, auspicheremmo meno propaganda da parte del sindaco. Anche lui, come oramai e purtroppo tutti tra i politici di ogni ordine e grado, ritiene di doversi intrattenere con il popolo attraverso la miriade delle diversive piattaforme social, anziché sul solo sito ufficiale dell’ente comunale, non foss’altro che per elementari esigenze di concentrazione e non dispersione delle comunicazioni istituzionali.

Anche perché, crediamo, che non si metta lui personalmente a digitare quei comunicati e quei foto-collage, a volte persino oziosi, che sottraggono tempo alle cose importanti.

Meglio farebbe e con maggior costrutto, se, attraverso il suo addetto stampa, supponiamo retribuito dalle casse comunali, desse risposte alle tante domande inevase che la cittadinanza si pone sulle questioni  rilevanti della città. Una sorta di question-time, di interrogazioni  virtuali, per capirci.

Se questo fosse, ci piacerebbe chiedere al sindaco, ad esempio, perché il parcheggio interrato di piazza Carlo III (ci scuserà, ma quel nuovo nome di essa Carlo di Borbone ci pare proprio antistorico) non viene preso per niente in considerazione, nonostante costituisca la soluzione ideale ed a portata di mano per la circolazione e la sosta dell’area. O perché si sta lottizzando selvaggiamente il capoluogo. O perché, in piena zona rossa, si siano viste quelle scene di assembramenti fuori dei locali, senza nessun controllo.