IL SISTEMA ASI, ormai è un “assuntificio”: la Pignetti fa il contratto alla figlia di Iaia e ad un uomo del neo arrestato Nicola Tamburrino
16 Dicembre 2019 - 13:15
CASERTA – (g.g.) Nicola Tamburrino è il primo tra i consiglieri dell’Asi di Caserta che hanno votato puntualmente le delibere proposte dalla presidente Pignetti e che hanno comportato l’esborso di circa 60mila euro di incarichi legali allo scopo di promuovere azioni legali contro il sottoscritto, ad essere arrestato. E’ vero che si tratta di vicende inerenti al comune di Villa Literno, però, magari con una estensione della dottrina Pignetti le spese legali potrebbero anche essere fronteggiate dall’Asi, visto che al momento Tamburrino, storico braccio più o meno armato, più o meno disarmato di Stefano Graziano nell’Asi, non si è dimesso dalla sua carica all’interno del consorzio intercomunale.
Tamburrino è stato ed è uno dei motori principali del sistema, costruito da Graziano e riassunto nel ruolo, a dir poco tracimante che la famiglia Canciello esercita all’interno dell’area industriale di Napoli nord. Per cui, magari adesso, sperando nel tribunale del Riesame che ricordiamo potrà incidere sul titolo cautelare ma non certo sulla processabilità di Tamburrino, la Pignetti dovrà tenere un pò in stand-by il consiglio. D’altronde, lei ha sempre sviluppato l’attività del consorzio utilizzando moltissimo lo strumento dell’atto monocratico. Lo ha fatto ad esempio con l’assunzione della signora
Lo ha fatto in questi giorni, ultimamente, con la figlia del componente dell’assemblea in rappresentanza del comune di Santa Maria a Vico Iaia, che ci dicono appartenga alla Lega (mah), assunta, riteniamo a tempo determinato. Iaia fu uno di quelli che partecipò all’operazione, a dir poco discutibile e oggi sub iudice al tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere, che ha consentito alla Pignetti di farsi rieleggere con un vero e proprio blitz, azzerando i termini di scadenza del suo mandato e consentendo l’ingresso di altri consiglieri, a puntello del quadro di ferrea lottizzazione che dell’Asi rappresenta l’attuale struttura fondante; lo ha fatto anche con Antonio Diana, già tirocinante all’interno dell’Asi e fortemente legato politicamente alle posizioni di Nicola Tamburrino che dunque ha potuto compiacersi di questa conquista professionale del suo amico prima che i carabinieri bussassero alla sua porta, per notificargli l’ordinanza che lo costringe agli arresti domiciliari.
Il resto del governo dell’Asi? Poca roba. L’Asi è stato ed è il potere della famiglia Canciello; l’Asi è stata ed è il potere politico, ormai quasi tentacolare, di Stefano Graziano e dei suoi grandi elettori: il sindaco di Teverola Barbato con accluso l’ingegnere capo Raffaele De Rosa, Lello per gli amici, il sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa, fratello di Lello e Nicola Tamburrino, primo tra i pretoriani di Graziano.