IL SONDAGGIO DI SWG/3, SENATO, ecco i voti attribuiti a CASERTA a Pd, FdI, FI, Lega, 5 Stelle ecc

27 Agosto 2022 - 11:33

CASERTA – (g.g.) Nella terza parte del sondaggio, realizzato nei giorni scorsi dalla Swg, ci occupiamo dell’esito ipotizzato per il Senato della Repubblica.

IL SONDAGGIO. Com’è noto, o meglio, com’è noto ai nostri lettori, ai quali, nelle ultime due settimane, abbiamo cercato di praticare il proverbiale buco in testa, il Senato, ai sensi dell‘articolo 57 della costituzione, viene eletto su base regionale. Ciò significa che, fermo restando la regola, frutto di una delle norme fondanti della legge elettorale vigente, il Rosatellum per intenderci, dei due terzi dei componenti di Palazzo Madama da eleggere con il sistema proporzionale, i calcoli vengono realizzati a scatola chiusa, cioè vengono iniziati e si concludono valutando solo i voti scrutinati nella singola regione, senza alcuna interrelazione con gli esiti delle altre regioni. Il tutto in funzione di un numero fisso, di eletti, stabilito per legge in base al peso demografico , attribuiti ad ognuna delle regioni.

Al Senato, dunque, funziona diversamente da come funziona per la Camera dei Deputati. Al Senato infatti non esistono le circoscrizioni, che servono, come poi vi spiegheremo nei prossimi giorni, ad accogliere dall’alto i primi quozienti dei partiti calcolati a livello nazionale e poi mano mano adattati, applicati in aggregati territoriali sempre più ridotti di cui le circoscrizioni rappreseanto il fulcro.

Ciò vuol dire che, per gli eletti di Palazzo Madama, si ragiona per collegi regionali. Mentre alla Camera, la Campania è suddivisa in due circoscrizioni, cioè Campania 1 e Campania 2, il Senato presenta un aggregato unico, definito, per l’appunto, “Campania“. Ed è in questo aggregato che si stabilisce tutto, cioè sia i quozienti pieni che la classifica dei resti, quest’ultima, al contrario, realizzata, per la Camera, in un collego unico nazionale.

Dentro all’ aggregato “Campania”, insistono due collegi plurinominali proporzionali: il primo che raccoglie la città di Napoli e tutta quanta la sua provincia o area metropolitana che dir si voglia; il secondo il resto della Regione, cioè le province di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, tutte riunite in un solo aggregato elettorale.

Come vedremo poi il numero degli eletti, questo vale per il Senato ma anche per la Camera, è stabilito per legge e dunque a differenza di ciò che accadeva in passato, è stato finalmente risolto il nodo della rappresentatività territoriale che ai tempi del vecchio proporzionale, sviluppato attraverso un calcolo puro che partiva dagli aggregati aritmetici nazionali, poteva e spesso lo faceva, penalizzare alcuni territori a vantaggio di altri nell’assegnazione dei seggi per la Camera dei Deputati.

CENTRODESTRA – Fatta la premessa, via ai numeri stimati da Swg. Nell’aggregato più ampio comprendente l’intera Campania, il Centrodestra è accreditato, in questo sondaggio, di un 41%, così ripartito: 23,6% che poi è esattamente il numero rappresentativo in questi giorni della percentuale stimata a livello nazionale, per Fratelli d’Italia, Forza Italia si attesta all’11,3%, la Lega al 4,5%; Noi di Centro lo 0,7%, l’UDC allo 0,8%.

Questo risultato aggregato è frutto dell’incidenza aritmetica di ognuno dei due collegi, le cui perimetrazioni territoriali abbiamo appena descritto.

COLLEGIO NAPOLI E PROVINCIA – Questo viene definito ugualmente come Campania 1-P01, ma noi non utilizziamo questa classificazione per non generare confusione, dato che in questo caso si tratta solamente di una necessità descrittiva visto che le circoscrizioni non hanno alcun significato nella ripartizione dei voti regionali. Sembra un piccolo dettaglio, ma voi sapete, cari lettori, a queste cose e siamo un bel pò antipaticamente precisini.

Dicevamo, Napoli e provincia: qui il Centrodestra è accreditato del 36,9%, così ripartito: Fratelli d’Italia 19,6%, Forza Italia 12,1%, Lega 3,3%, Noi di centro 0,9%, UDC 0,9%.

IL “NOSTRO” COLLEGIO – Stiamo parlando naturalmente di quello che aggrega le o che raccoglie le provincie di Caserta, Salerno, Benevento e Avellino. Qui il Centrodestra torna in pratica alle percentuali di 15 anni fa, e si attesta al 45,4%, con Fratelli d’Italia attestato al 27,9%, Forza Italia 10,4%, Lega, al 5,8%, Noi di centro allo 0,5%, UDC allo 0,8%.

IL CENTROSINISTRA – Complessivamente a livelo regionale, nel voto proporzionale, il Centrosinistra è accreditato, dal sondaggio Swg, del 28,4%, con il Pd attestato al 21,6%, Europa Verde e Sinistra Italiana 3,1%, Impegno Civico di Luigi Di Maio e Tabacci, 2,2%, Più Europa, 1,5%.

COLLEGIO NAPOLI E PROVINCIA – Disaggregando il dato dei due collegi, operazione cruciale per poi realizzare la ripartizione dei seggi, il Centrosinistra, nel collegio di Napoli e provincia tocca quota 28,9%, così ripartito: Pd 21,9%, Europa Verde Sinistra Italiana, 3,1%, Impegno Civico-Centro democratico 2,3%, Più Europa, 1,6%.

IL “NOSTRO” COLLEGIO – In questo collegio, la coalizione guidata dal Pd, è accreditata del 27,8%, con il Pd attestato al 21,2%, Europa Verde sinistra Italiana, al 3,2%, Impegno civico di Di Maio e Tabacci al 2%, Più Europa all’1,4%.

5 STELLE, CALENDARENZI, PARAGONE ECC – 5 Stelle, al Senato su scala regionale è accreditato del 19%; Italia Viva Azione di Calenda e Renzi del 6,1%. E qui c’è da fare una rapida precisazione: i due partiti hanno deciso di presentare una lista unica in quanto non erano affatto sicuri, e avevano ben donde di non esserlo che la somma del risultato di Azione e di quello di Italia Viva, non arrivasse alla cifra dell’8% che, ricordiamo, rappresenta la soglia di sbarramento a livello regionale, proprio per effetto delle modalità con cui viene eletto il Senato, secondo l’appena citato articolo 57 della Costituzione.

Con una sola lista, invece, si è posto solamente il problema dell’unico elemento di incidenza nazionale che agisce sul voto per il Senato: lo sbarramento al 2%. E su questo Azione e Italia Viva insieme non hanno alcun problema, al contrario di quello che sarebbe successo se fossero andati in coalizione ognuno con la sua lista, dovendo affrontare sa quel punto lo sbarramento di coalizione del 10% a livello nazionale per la Camera e per l’appunto dell’8% di sbarramento regionale per il Senato.

Italexit si attesta al 2,6%, mentre tutte le altre liste, il sondaggio di Swg accredita il 3%.

COLLEGIO NAPOLI E PROVINCIA – Questi numeri, calati in ognuno dei due collegi, producono i seguenti risultati: nel collegio senatoriale proporzionale di Napoli e provincia, il movimento 5 Stelle è accreditato del 21,9%, in pratica ma facendo pari e patta con il Pd e dunque mantenendo nella patria del reddito di cittadinanza, la palma di primo partito.

Azione-Italia Viva viene dato al 6,5%, mentre Italexit sii attesterebbe al 2,8% con tutti gli Altri al 3%.

IL “NOSTRO” COLLEGIO – A Caserta, Salerno, Avellino e Benevento, il movimento 5 Stelle riporterebbe un risultato comunque dignitoso, cioè il 15,9% ma di ben 6 punti inferiore a quello riportato a Napoli e provincia, per la motivazione relativa al reddito di cittadinanza appena spiegati.

Azione-Italia Viva si attesta al 5,5%, mentre Italexit di Paragone arriva al 2,4% e con tutte le altre liste che insieme, vengono accreditate di un 2,9%.