IL VIDEO. CASERTA. Abbattuto il palazzo pericolante di via Vico

10 Ottobre 2022 - 20:21

Al via la demolizione del vecchio fabbricato del centro di Caserta. La gru butta giù l’edificio che è rimasto per mesi transennato

CASERTA (pasman) Oramai, l’urbanistica casertana – senza remore e forte di un senso di una spregiudicatezza edilizia incontrastata – ha abbandonato ogni sorta di programmazione credibile per il centro storico ed è approdata ad un marchingegno tanto spedito quanto efficiente, che la esonera da ogni lungaggine e da vincoli vari che, d’emblee, vengono posti nel nulla. E il machiavello consiste nella rappresentazione di un pericolo immanente del cedimento di un immobile e dell’urgenza di intervenire. Anche quando, come nel caso di oggi, nelle immagini che pubblichiamo, si vede che lo stabile che si assume malfermo appare ben saldo anche sotto i colpi della macchina demolitrice.

Difatti, chi, dinanzi ad un palazzo di cui si dice che minaccia il crollo, con pericolo di morti e feriti, si azzarda ad opporre un’obiezione, specie quando le carte che vi si riferiscono sono praticamente inaccessibili. E, così, con poche righe si sopprime ogni discussione su cosa farne di quel dato fabbricato, per il suo valore storico architettonico, per l’identità del nucleo urbano più antico della città che esso concorre a definire.

La palazzina in corso di abbattimento

 

Piazza Correra con la palazzina e gli edifici abbandonati che vi si affacciano

Così, da quell’ albo pretorio comunale delle sole apparenze, attraverso una indiretta ordinanza della viabilità, la quale rinvia ad autorizzazioni dei settori urbanistica e dei lavori pubblici non diversamente consultabili, si apprende che da stamattina è iniziata la demolizione del fabbricato a due piani di via G.B. Vico che alcuni mesi fa venne sgombrato perché – si affermò – presentava segni di cedimento.

Lo stato di avanzamento dei lavori di abbattimento in serata

Gli stessi, da altra visuale

Detto che non si comprende perché non si sia imposto alla proprietà di provvedere alla messa in sicurezza ed al recupero edilizio della palazzina, la domanda è che cosa ne sarà ora dell’area recuperata? Nessuno ne sa nulla. Ma è possibile una sola ipotesi, escludendo quella più utile alla città e non agli interessi privati, cioè di destinarla, attraverso esproprio, all’ampliamento di piazza Correra ed all’incremento del verde pubblico. Si costruirà un nuovo caseggiato e la sola speranza per i casertani, progressivamente spoliati della loro città perché ceduta al partito del cemento ormai senza freni, che non assuma le mastodontiche proporzioni di quello che ha preso il posto dell’ex palazzo Montagna.

Ma non è certo questa la preoccupazione maggiore, in quanto si ha forte l’impressione che si stiano strategicamente ponendo le premesse per l’abbattimento e per la conseguenziale speculazione edilizia dei restanti edifici in stato di voluto abbandono presenti in quel caratteristico quadrato cittadino.

Il palazzo storico di via G.B. Vico, all’angolo con via Roma, citato nell’articolo, prima dell’installazione dei ponteggi che oggi  rivestono l’armonica facciata

E lo stesso si può temere del bellissimo palazzo storico della stessa via Vico, all’angolo con via Roma, che, lasciato nell’abbandono, a parte i ponteggi ultradecennali  che ne proteggono la facciata, non potrà che rovinare, perdurando il disinteresse della proprietà e l’inerzia degli uffici comunali nel garantirne una effettiva tutela e non solo cartacea.

Quelle che abbiamo espresse sono nostre preoccupazioni eccessive? Non pensiamo proprio, se solo si guarda alla incredibile vicenda del soprintendente Mario Pagano, un lupo a cui si sono tranquillamente affidate le pecore.

Nella foto, a sinistra, il nuovo ed enorme edificio che ha sostituito lo storico palazzo Montagna