IMPRENDITORE ARRESTATO. La Cassazione annulla (con rinvio) la misura per il titolare del mega negozio “Arredamenti Lupin”
26 Luglio 2025 - 12:47

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Ma resta in carcere. E vi spieghiamo i motivi
CASTEL VOLTURNO – La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio al Tribunale del Riesame l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Antonio Fusco, l’imprenditore arrestato nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla DDA di Napoli.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Fusco sarebbe stato coinvolto nell’acquisto di immobili all’asta giudiziaria a prezzi bassi, grazie all’aiuto del clan dei Casalesi, fazione Bidognetti che, con minacce, faceva ritirare gli altri concorrenti dalle aste.
Il suo maxi negozio si chiama Arredamenti Lupin, con una doppia sede a via Siracusa e quella storica di via Domiziana, a Castel Volturno, in cui vende prodotti per la casa e per l’arredo dei negozi e attività commerciali.
La Suprema Corte ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore Nando Letizia, demandando ai giudici del Riesame una nuova valutazione.
Di conseguenza, resta ancora in esecuzione l’effetto dell’ordinanza. In poche parole, Fusco resterà agli arresti in carcere, in quel di Siracusa, fin quando, di cui, magari a settembre, il Riesame dovesse decidere, ma il fatto non è scontato, né automatico, di seguire la linea della Cassazione.
Ciò dipende, infatti, dai motivi addotti dai giudici della legittimità per l’annullamento del provvedimento. Motivi che, al momento, non sono ancora noti.