In 25 rischiano il processo: imprenditori, ex consigliere regionale e manager

6 Luglio 2021 - 18:50

CASERTA – E’ stata fissata tra due settimane l’udienza preliminare a carico di 25 persone coinvolte nell’inchiesta sulla corruzione alla Sma Campania. Le accuse sono di corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, emissione di fatture per operazioni inesistenti e trasferimento fraudolento di valori.

Ecco i nomi: Rolando Abbate, 34 anni di Napoli; Michele Furino, 47 anni di Napoli; Salvatore Abbate, alias Totore a cachera, 53 anni di Volla; Maurizio Donadeo, alias o puzzolente, 43 anni di Napoli; Giuseppe Auletta, 34 anni di Giugliano in Campania; Giovanna Telesco, 36 anni di San Giorgio a Cremano Andrea Basile, 67 anni di Montesarchio; Vittorio Porcini, 59 anni di Napoli; Domenico Boenzi, 54 anni di Acerra; Giovanni Caruson, 64 anni di Giugliano in Campania; Agostino Chiatto, 54 anni di Napoli; Vincenzo Riccio, 37 anni di Napoli; Antonio Cristoforo, 40 anni di Trentola Ducenta; Vincenzo Riccardi, 27 anni di Napoli; l’ex direttore generale “pro tempore” della Sma Campania Lorenzo Di Domenico;  Salvatore Fido, alias ‘o chio’, 34 anni di Napoli; Errico Foglia, 62 anni di Pozzuoli; Abramo Maione, 65 anni di Napoli; l’ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luciano Passariello;  Giacomo Perna, 58 anni di Volla; l’ex coordinatore degli impianti di depurazione della Sma Campania, direttore dell’impianto di depurazione di Napoli Est e all’epoca dei fatti anche dell’impianto di depurazione di Marcianise Luigi Riccardi;  Domenico Sabatino, 57 anni di Campobasso; Salvatore Telesco, 32 anni di San Giorgio a Cremano; Lucio Varriale, 69 anni di Napoli; Giacomo Coiro, 50 anni di Napoli.

L’indagine ha svelato l’esistenza di un sistema di mazzette per favorire alcuni imprenditori nell’aggiudicazione degli appalti per lo smaltimento dei fanghi (che finivano in mare) degli impianti di depurazione.