Indagine sulla morte di Massimo Golino: aveva già tentato di “farlo”, ma non è scattato il TSO

8 Febbraio 2024 - 11:27

MARCIANISE – Avrebbe provato a farsi del male, ad uccidersi in due occasioni precedenti allo scorso 14 gennaio, giorno in cui Massimo Golino si è lanciato dal terzo piano dell’abitazione di via Manzoni, a Marcianise.

Sul decesso dell’avvocato e politico è stato ascoltato dagli inquirenti un medico dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove è stato ricoverato Golino a seguito delle ferite che si era causato.

L’avvocato chiese con forza di essere dimesso dal pronto soccorso del capoluogo. Cosa che poi avvenne, nonostante quello che era emerso, ovvero gli atti autolesionisti.

Visto l’andamento drammatico che stava prendendo la vicenda, c’erano i presupposti per attivare il trattamento sanitario obbligatorio? Proprio per questo sta indagando la procura di Santa Maria Capua Vetere.