Infermiera si frattura la testa in corsia: condannato noto ingegnere dell’OSPEDALE DI CASERTA

12 Settembre 2024 - 13:10

Una decisione che avrà certo un peso nel processo in sede civile per la quantificazione del risarcimento

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CASERTA – La Sezione A della corte di Appello di Napoli ha condannato P.V., ingegnere dell’Ufficio Tecnico dell’ospedale di Caserta.

Si tratta della conferma di quanto già avvenuto in primo grado al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo dovrà pagare le spese processuali del doppio grado di giudizio.

Per P.V. si tratta di una pena (sospesa) pecuniaria di €250, quindi, una condanna lieve, ma che attesta la sua responsabilità. Il danno sarà da liquidarsi in separata sede, ovvero tramite un

procedimento civile nel quale si dovrà quantificare la somma del risarcimento.

L’ingegnere è stato accusato di lesioni personali, per colpa consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia, nonché della violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

A portare questa storia in tribunale è stata un’infermiera dell’ospedale di Caserta, difesa dall’avvocata casertana Rosa Piscitelli.

La donna, dipendente del Sant’Anna e San Sebastiano, era rimasta ferita a seguito di un incidente avvenuto mentre trasportava un prelievo di sangue da analizzare.

L’uomo, 68enne, si trovava imputato in qualità di datore di lavoro delegato dell’ospedale Sant’Anna e san Sebastiano.

La donna, originaria di San Prisco, al tempo vicina alla pensione e ora in quiescenza, si provocò una frattura alla testa e una contusione toracica con una prognosi di oltre tre mesi, a causa della caduta provocata da una piastra di ferro di divelta sulla pavimentazione.