JUVENAFRO. Queste le ultime news: nome, campo da gioco e primo acquisto. Nevola: “La casertanità è un obiettivo”
8 Giugno 2018 - 12:16
CASERTA – Prosegue, anche se con alcune zone d’ombra, l’avvicinamento al prossimo campionato di serie B di quella che da tempo abbiamo rinominato JuVenafro, e partiamo proprio da qui: l’operazione messa sempre in piedi da Raffaele Iavazzi, ha come primo obiettivo richiamare il glorioso passato.
È in questo contesto che viene incastonata, come una gemma, la presenza di Gianfranco Maggiò e di quella che dovrebbe essere la prima sorpresa del nuovo corso: il nome della società dovrebbe essere Sporting Club Juventus Caserta al netto di qualche minima modifica.
Chi aveva pensato ad una B in centro cittadino invece rimarrà deluso: la nuova società sarà assolutamente legata al PalaMaggiò.
Al massimo entro un paio di settimane verrà organizzata una conferenza stampa che chiarirà in maniera più dettagliata tutte le sfaccettature dell’operazione, sulla quale, va detto, alcuni tifosi hanno delle remore. Difficile dimenticare l’epilogo dell’estate scorsa, e vedere al comando sempre la stessa persona non è certamente rassicurante.
Al momento, però, di alternative non ve ne sono, a meno che i Cedri non riescano, tra domani e domenica, a portare a casa la promozione in B.
Il primo tassello della prossima stagione intanto sarà sicuramente Norman
La scelta del coach non è invece ancora stata definita, anche se da quello che racconta Antonello Nevola “non sarà certamente uno dei nomi letti sui giornali fino ad ora”.
Da questo momento possono dunque essere accantonati i profili di Gennaro Di Carlo, cui non abbiamo mai creduto, e di Ciccio Ponticiello, la cui candidatura sembrava invece poter avere un senso.
Un’importante attenzione sarà rivolta agli under, che devono essere tre e sono ritenuti tali a partire dalla classe 1998: “Credo che in un campionato abbastanza livellato come quello di Serie B gli under possano fare la differenza – afferma Nevola, che poi prosegue – Nell’ottica soprattutto dei playoff, che durano oltre un mese, avere una panchina lunga è fondamentale anche per ovviare ad eventuali problemi di infortuni. Cercheremo, qualora possibile, di darà una netta impronta di casertanità, con ragazzi del territorio da poter valorizzare magari anche in ottica futura. Per il resto, più che puntare su nomi altisonanti, ritengo sia più redditizio affidarsi a giocatori abituati alla categoria, perché la B è veramente un campionato in cui l’esperienza conta molto”.
Per quanto riguarda l’organigramma sia societario che tecnico c’è invece ancora un po’ da lavorare: “Fino a poco tempo fa non sapevamo ancora a quale campionato avremmo preso parte, per cui molti discorsi sono rimasti in stand-by. Contiamo di poter recuperare il tempo perso quanto prima”.
Ruben Romitelli