Le confessioni del figlio di “Peppinotto”: “10mila euro al mese al padre ergastolano” e quell’incontro con Michele Zagaria

7 Luglio 2020 - 09:48

CASAL DI PRINCIPE – Il collaboratore di giustizia Antonio Barracano ha raccontato quanto appreso da Francesco Caterino, figlio di “Peppinotto”, durante la detenzione comune nel carcere di Lanciano. La sua testimonianza è inserita nell’ordinanza che ha condotto ai 18 arresti eseguiti ieri.

Secondo Barracano, i Caterino potevano contare “sui 10mila euro al mese che riceveva dalla famiglia Schiavone in quanto il padre era ergastolano. Caterino mi disse che nella zona di Modena aveva iniziato a fare il poker on line truccato e inoltre mi propose di mettermi in affari con lui a Santa Maria Capua Vetere, spendendo il nome del padre per il quale era referente del clan dei casalesi.”

Sempre secondo quanto appreso da Caterino, Barracano sostiene che il figlio di “Peppinotto” ha incontrato Michele Zagaria: “Avvenne a Modena. In quella provincia avevano interessi criminali, oltre ai Caterino, anche Nicola Schiavone figlio di Sandokan, e Michele Zagaria. In particolare Michele trovandosi spesso in quella provincia per curare i propri interessi nel settore del riciclaggio, era quello che alla fine aveva l’ultima parola sulla divisione dei proventi. Negli ultimi tempi erano sorti problemi tra la sua famiglia e Nicola Schiavone il quale aveva intenzione di ampliare i propri interessi economici anche nei territori in cui era referente il padre Giuseppe Caterino”.