La chiusura di Radio Radicale: oggi in via Mazzini arriva Maori, custode dello sterminato archivio

23 Maggio 2019 - 11:56

CASERTA (pasman) – Mentre il Movimento 5 Stelle al governo, chiude Radio Radicale nonostante la petizione a sostegno di essa sottoscritta da oltre centomila italiani, tra cui politici di tutti gli schieramenti e tantissimi ed eminenti intellettuali del paese, di tutti i saperi;

mentre, contestualmente a questa operazione di  censura di un’informazione autenticamente libera ed imparziale quale è quella assicurata dall’emittente radicale in oltre 40 anni di trasmissioni, i grillini regalano ulteriori 400 milioni di euro alla già miliardaria Rai, un carrozzone lottizzato, piegato alle proprie esigenze di propaganda;

mentre il cittadino senatore pentastellato Vito Claudio Crimi, al secolo travet al ministero della Giustizia come assistente giudiziario, ora, nientedimeno, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega all’editoria ed all’informazione e, come se non bastasse, con delega per tutte le aree sismiche italiane – le quali, per dire delle capacità, come stavano così restano – si sta incaricando della decretata chiusura della stazione radio, refrattario a tutti gli appelli in contrario che gli vengono da autentici giganti della cultura e della democrazia; e conterà pure qualcosa se il compianto Massimo Bordin, campione indiscusso di giornalismo ed autentico libertario, lo appellasse di gerarca minore; eccovi – dicevamo –  che cosa accade e cosa si permette che accada nella televisione pubblica italiana.

In questi giorni, nelle chat del casertano circola un messaggio (nella foto che pubblichiamo) di reclutamento del pubblico per una nuova trasmissione televisiva del noto presentatore Amadeus.

In particolare, per la puntata zero del nuovo programma, che si terrà oggi pomeriggio, viene richiesto un pubblico dai 18 ai 55 anni eleganti e di bella presenza.

Ora, è vero che quello televisivo è per definizione un mondo di apparenze e di finzione, quando non vi regna il trash alla Barbara d’Urso, ma qui, con queste demenziali discriminazioni estetiche, chissà da quale mente ottusa partorite, si precipita nell’italietta degli anni ’50, arretrata e retrograda.

Ciò non ci sorprende, conoscendo la varia umanità di questa nuova parte politica, ma certamente è il colmo per il partito che si dice del popolo,  che nondimeno tratta da imbecille.

Intanto, per chi fosse interessato, oggi pomeriggio, alle ore 17.15, presso il complesso di S. Agostino in via Mazzini a Caserta, si terrà un incontro con Andrea Maori, responsabile dello sterminato archivio multimediale di Radio Radicale, il quale ne illustrerà le vicende, il valore ed il pericolo che, con la chiusura dell’emittente radiofonica, vada disperso.