LA FOTO. Auguri Peppe Zampella “La Porchetta” e Vallarelli! 24 mesi di proroghe, oggi Ecocar compie 7 anni
10 Febbraio 2020 - 19:14
CASERTA (g.g.) – Luci spente, musica in sottofondo arcinota e solo la luce delle candele a fare da apripista. Così vorremmo portare la torta di compleanno a Sirio Vallarelli, Antonio Deodati e Peppe La Polpetta Zampella per l’anniversario, il settimo per la precisione, del contratto che il Consorzio Ecocar festeggia con il comune di Caserta.
Correva l’anno 2012 quando l’allora dirigente Carmine Sorbo aggiudicò l’appalto quinquennale (2013-2018), per un importo di circa 90 milioni di euro, all’Associazione Temporanea d’Imprese formata dalla EcoCar srl e dall’Ipi s.r.l., che formeranno il Consorzio EcoCar. Già tutti sapete che Ipi, nel 2016, esce dall’Ati, facendo perdere i requisiti al Consorzio e rendendo già illegittimo l’appalto della raccolta rifiuti nel comune capoluogo. Però, ormai dal 2018, il pagamento che il comune di Caserta per il servizio fa partire arriva direttamente alla EcoCar, diversa società, diversa da Ipi, diversa dall’Ati, diversa dal Consorzio EcoCar.
Ci sembra d’obbligo che nei nostri auguri per il settimo anniversario, ricordassimo anche la strada percorsa insieme, come abbiamo fatto fin qui.
Tornando al presente, la gara di 6 mesi (+6 mesi) che avrebbe dovuto chiudere questa follia della proroga è stata aggiudicata ad Energetikambiente. Volendo tralasciare, solo per un momento, solo per un piccolo istante, il fatto che sia stata scelta come ditta vincitrice di questo appalto sulla raccolta della nettezza urbana la stessa società a cui sarebbe stato affidato da 116 milioni di euro per il servizio dei rifiuti della città di Caserta, prima che l’indagine della DDA di Napoli facesse saltare il banco, l’Energetikambiente (per cui nutriamo la stessa stima che nutriamo per Ecocar) ha vinto legittimamente la gara 6+6 e dal 28 di novembre c’è un documento ufficiale che avrebbe dovuto far partire il passaggio di cantiere, cioè l’ordinanza del Tar Campania, che ha respinto il ricorso presentato dalla Ecocar finalizzato ad ottenere la sospensione degli effetti della delibera di aggiudicazione della “garetta” vinta dall’EnergetikAmbiente. Siamo costretti a dare ragione all’Energetikambiente, per il semplice motivo che hanno ragione, fino a prova contraria.
Magari, dopo l’orgia dei 180 dipendenti, dei tantissimi amministrativi che non servono a nulla se non a gonfiare i costi e i debiti esponenziali che il comune di Caserta continua a produrre nella bilancia del settore monnezza ne aggiungeremo anche un altro centinaio, così, magari, invece di perdere 6/7 milioni di euro fissi all’anno, ne perderemo 15, aprendo la strada ad un’altra mezza dozzina di dissesti e al conseguente disastro delle infrastrutture di Caserta perché, cari casertani, se oggi scassate le auto nelle buche è soprattutto colpa del dissesto causato da porcherie evidenti, a partire dalla gestione opaca e a dir poco vergognosa dal punto di vista amministrativo dal punto di vista dei rifiuti.