LA FOTO. AVERSA. Giù le mani da Pitocchi: un gruppo di criminali, suoi nemici è andato di notte e ha costruito solai e soppalchi nel suo palazzo vincolato per farlo accusare
17 Giugno 2025 - 19:21

Si vede dietro alla plastica staccata dal balcone del grande e storico immobile di piazza San Domenico ma noi sappiamo che non è stato lui e sappiamo che c’è un complotto che lo vuole attaccare insieme all’illuminatissima e amatissima famiglia imprenditoriale dei Colombiano
AVERSA (g.g.) Ma la volete piantare di mandarci fotografie per dire che Gennaro Pitocchi, a nostro avviso maestro di ingegneria, non fa le cose legali e regolari?
Domenica scorsa (CLICCATE E LEGGETE) abbiamo pubblicato un articolo prendendo sinceramente le difese di questo professionista che ha fatto la storia in decine di uffici tecnici e che ora, dopo la pensione, si è affiancato professionalmente e moralmente a un’altra famiglia di prodi imprenditori per la quale in tanti nutrono invidia (anche noi siamo stati tra questi ma poi abbiamo cambiato idea) ossia i Colombiano che si avviano a scalare meritatamente anche la presidenza della Provincia con Anacleto il quale, pensate un po’ è così amato nella sua San Marcellino da esser stato costretto, suo malgrado, a non gareggiare alle ultime elezioni comunali dato che per effetto di un consenso vicino al 100%, nessuno ha voluto presentare una lista alternativa.
Vi abbiamo già spiegato che queste finestrelle sotto i tetti del palazzo monumentale di Piazza San Domenico ad Aversa non sono dei punti luce ma delle nicchie votive destinate ad ospitare statuine della Vergine, della Madonna di Casaluce e dei Santi protettori. Scusate ma perché Pitocchi che ha acquistato anni fa il primo piano di questo palazzo, dall’allora parlamentare Pasquale Giuliano, avrebbe dovuto aprire questi spazi per fare dei punti luce se l’immobile è vincolato dalla sovrintendenza e dunque è intangibile nelle sue strutture esterne e in quelle interne senza un complicatissimo iter di autorizzazioni?
Il primo piano è quello e resta quello, le finestrelle sono tributi religiosi di una persona pia e devota, nonostante nessuno se ne fosse accorto, compresi proverbiali peccatori come noi.
Oggi, cari mestatori del male, ci avete inviato quest’altra fotografia contrassegnata da una X manco fosse una scheda elettorale. Da un lembo di plastica che si è staccata e che serviva a riparare dalla vista una rinfrescatina alle mura interne magari accompagnata dal placet della sovrintendenza, si scorge un soffitto all’altezza della cornice ornamentale del balcone.
Sì okay, è un solaio. Embè? Si sa che Aversa è una città dove prolifera la delinquenza. Gennaro Pitocchi nella sua attività di gendarme della legalità sviluppata in anni e anni di dirigenza negli uffici tecnici, si è fatto un sacco di nemici tra quelli che invece volevano rubare, truccare le gare d’appalto, prendere tangenti trovando in lui un ostacolo insormontabile. Pensate un poco che anni fa per fargli un dispetto dopo che Pitocchi aveva trasformato l’ufficio tecnico del comune di Teverola in un vero e proprio palazzo di vetro quei birbaccioni dei camorristi incendiarono e incenerirono l’ufficio tecnico fino all’ultimo lembo di documenti e quindi, questa gentaglia ha colpito ancora: a notte fonda squadre numerose e organizzate di muratori hanno edificato solai, soppalchi in modo tale da incolpare il proprietario Pitocchi di aver stravolto il palazzo di Piazza San Domenico con l’obiettivo, assolutamente mai nutrito dall’ingegnerissimo, di costruirci quattro, cinque o sei appartamenti da 600 mila euro l’uno e chi si è visto si è visto
Pare che Pitocchi abbia già denunciato i fatti ai carabinieri, alla polizia, alla guardia di finanza, ai vigili urbani e finanche ai caschi blu dell’ONU, al Mossad israeliano e al KGB di Putin
Cari birbaccioni, avete i giorni contati. Intanto Pitocchi farà demolire tutto quello che voi avete costruito in modo che lui fosse accusato ingiustamente e poi sarete acchiappati.
Guardate, l’alleanza che CasertaCe dopo anni di incomprensioni dovute alla nostra cecità, al non aver capito di fronte a quale puro di cuore ci trovavamo, pronto anche ad esortare il figlio a sposare la nipote diretta di Antonio Iovine detto o’ninno in modo da convertire questa famiglia, in modo da determinare il cristiano e laico pentimento del boss, dicevamo l’alleanza tra CasertaCe e Gennaro Pitocchi spazzerà via, stritolerà l’80% della delinquenza organizzata, disorganizzata, semi organizzata da Aversa e dalla provincia di Caserta