LA FOTO. BAIA DOMIZIA, LA PRIMA VERGOGNA. Decine di stalle bufaline sversano nel Garigliano i residui dei loro biodigestori. Ecco il risultato

9 Maggio 2021 - 19:36

BAIA DOMIZIA (g.g.)  – Vedete questa fotografia? Si nota chiaramente il colore dell’acqua di mare. E’ stata scattata un paio di ore fa, verso le 17:00, su una spiaggia di Baia Domizia, già frequentata da più persone, che hanno approfittato del primo tepore per concedersi una giornata al sole. Se vedi il mare di Baia Domizia a maggio, ti rendi conto di quello che è ad agosto.

Nel senso che ad agosto forse certe macchie non le vedi, ma questo non significa che non ci siano. Ciò che doveva essere fatto per inquinare ancora una volta e dimostrare la cultura di questo territorio, ha avuto luogo nei mesi precedenti, cioè quando nelle spiagge non c’è nessuno o quasi. Le persone che ci hanno inviato la foto ci hanno detto che non si tratta di nessun fatto originale. Da qualche anno, infatti, molte stalle che allevano bufale, si sono dotate di piccoli impianti di biodigestione, nei quali trattano il letame prodotto dagli animali, grazie al quale riescono a produrre energia elettrica. Stiamo parlando delle cosiddette biomasse. Per carità, niente di illegale, se la parte di scarto fosse riversata correttamente verso ulteriori impianti inertizzazione. Ma questa è una pratica che comporta un costo. Mentre, sverzare nel Garigliano è gratis e soprattutto rinnova una tradizione di decine e decine di anni, che vede tanti residenti, proprietari di attività finalizzate allo sfruttamento del latte e della carne di bufala, farlo senza problemi e un tempo magari ci si sversavano i liquami dal quale, oggi quelli e anche, in nome di un progresso delle modalità di inquinamento, i cascami dei biodigestori.

Solita storia: questa terra non è e non sarà mai una comunità. E’ e sarà, invece, un’addizione di individui, ognuno pronto a tutto per realizzare i propri interessi materiali anche a scapito della salute pubblica e della causa di un turismo, settore che nel post covid è divenuto ancor più cruciale di quanto non già fosse per il nostro paese e per i nostri territori.