LA FOTO. CASERTA. Quel sorrisetto del furbetto Carlo Marino. San Leucio e Vaccheria sono una pattumiera e il sindaco fa ordinanze che poi non fa applicare

26 Agosto 2019 - 15:30

CASERTA (g.g.) – Storie di ordinario degrado. San Leucio e la Vaccheria che insieme alla Reggia sono il nucleo storico pulsante del capoluogo, stanno diventando terra di nessuno, in un mix di lassismo e indifferenza. Nonostante un’ordinanza inutile del Sindaco Marino che vieta la vendita di bibite in vetro, ogni mattina la frazione borbonica si risveglia immersa di rifiuti. Un comportamento furbo, alla Pilato che lascia in balia delle genti le conseguenze. Compito del sindaco, infatti, non è solo firmare l’ordinanza (sacrosanta) e, come si direbbe a Roma, bonanotte ar secchio. Il primo cittadino deve fare in modo che le ordinanze, le decisioni prese e firmate, abbiano il modo di essere portate a termine. Cosa che diventa complicata, se non impossibile, quando latitano coloro che dovrebbero vigilare su questo divieto, cioè gli agenti di una polizia municipale, che possiamo arrivare a definire inesistente sul territorio.

Firmare l’ordinanza e non fare nulla per renderla operativa non fa declinare la responsibilità di Carlo Marino, che resta colpevole finché i controlli non verranno messi in azione. Colpevole il sindaco, ma anche chi ogni giorno spara musica ad altissimo volume fino alle 6 del mattino rendono la vivibilità impossibile e chi parcheggia le auto parcheggiate senza il minimo rispetto delle regole che mettono a dura prova la sicurezza stradale.