LA LOTTERIA DI RAFFAELE MODUGNO. L’imprenditore presenta i conti e un bonifico di beneficenza. Amnistia, ci siamo stufati di una storia che resta densa di errori e gravi superficialità

27 Aprile 2022 - 11:14

CAPUA – Di quello che scrive l’imprenditore Raffaele Modugno ci dobbiamo fidare. Oltre che per il classico motivo legato alla relazione tra una fiducia doverosamente assertiva e la classica “prova contraria”, unico elemento di solidità giuridica in uno Stato di Diritto, ma anche perchè essendoci stufati di questa vicenda, cosi come abbiamo scritto ieri, pur di togliercela dalle scatole, ci chiudiamo il naso, ci otturiamo le orecchie, ci dimentichiamo che la lotteria con 50 mila biglietti emessi ha la necessità di essere accompagnata da ben altre autorizzazione e dal rispetto di ben altre procedure, differentemente da quello che, molto improvvidamente, ha fatto il comitato presieduto da Raffaele Modugno nel corso di questi ultimi due anni.

Va beh, moratoria, anzi amnistia. Chiudiamola qui. I conti che Modugno ha presentato sono i seguenti. Su 50 mila biglietti, ne sarebbero stati venduti, (anche il condizionale è d’obbligo)  3889 incassando conseguentemente tremilaottocentoottantanove euro. Ovviamente, come avevamo largamente previsto, la più che tardiva decisione di Modugno e del comitato di rimborsare gli acquirenti dei biglietti a ben 2 anni, o al massimo 1 anno e mezzo, dalla loro vendita, è stato più un atto figurativo che di sostanza visto che ai botteghini del Teatro Ricciardi sono stati rimborsati solo 67 biglietti.

Ora, 3389 meno 667 fanno 3822. Sempre stando a quello che spiega l’imprenditore Raffaele Modugno questi 3822 euro sono stati dati in beneficenza  e a riguardo, il presidente, poi presidente dimissionario, poi di nuovo presidente o comunque rappresentante di un comitato prima nato e costituito, poi autoliquidatosi, poi riaffiorato dalle sue ceneri ha debitamente  pubblicato la copia di un bonifico che reca la data del 25 aprile, cioè dell’altro ieri, beneficiario la notissima ONG Save the Children.

Questo è. E almeno su questa storia, che,  ripetiamo, va in archivio solo perchè ci siamo stufati e non perchè abbia chiarito tutte le sue zone d’ombra passiamo e chiudiamo, dato che a noi, lo diciamo con franchezza al signor Raffaele Modugno, questo modo di agire leggero e superficiale  ha determinato questo epilogo solo e solamente perche CasertaCe si è mossa, non ci piace affatto. Questo non cambierà certo la vita dorata del signor Modugno, ma parlar chiaro non è solo per gli amici ma è a garanzia di ogni persona che finisce in un giornale come il nostro e che dunque, se ci finisce, deve sapere che ciò è capitato per motivi molto seri, tutti,  e diciamo tutti, inerenti ad espressioni dei suoi comportamenti in grado di determinare una ricaduta nella sfera dell’interesse pubblico.