La morte della mamma 38enne. Non è vero che Lucia De Gais non soffrisse di crisi respiratorie. I congiunti insistono sulle responsabilità del 118 e ora si attende l’autopsia
8 Agosto 2023 - 18:56
Abbiamo ascoltato la testimonianza di persone che la conoscevano bene e ci hanno dichiarato che già nel passato il problema di una grave dispnea si era manifestato
CASALUCE (g.g.) Inutile addentrarsi in ipotesi, costruite sul poco, anzi sul pochissimo che si sa dei problemi di salute di cui soffriva Lucia De Gais, la donna 38enne, madre di due figli morta all’alba di sabato scorso. Il fatto che il suo corpo sia stato portato nel centro di medicina legale dell’ospedale di Giugliano significa che i suoi congiunti continuano a non essere affatto convinti che quella morte fosse ineluttabile frutto della decisione di Dio o del destino e che dunque non si potesse fare nulla per salvarla.
Si sa che in questi casi il dolore e la rabbia si mescolano e diventano un tutt’uno, ma è chiaro che se l’esame autoptico che probabilmente verrà svolta alla presenza di un perito nominato dalla Procura della Repubblica di Aversa-Napoli Nord, e di un altro nominato dalla famiglia, potrà raccontare qualcosa di più preciso almeno sulle cause del decesso. Noi abbiamo avuto la possibilità di parlare, in via riservata, con qualcuno che conosceva bene Lucia De Gais e la sua famiglia. Testimonianze serie in quanto provenienti da persone che hanno chiesto di rimanere strettamente anonime perché in casi come questi la discrezione è un atto di rispetto del dolore.
Abbiamo raccolto però qualche pensiero che confermerebbe il fatto che Lucia De Gais avesse già avuto in passato dei problemi di tipo respiratori, che è esattamente ciò che gli equipaggi del 118 di Caserta non avrebbero colto, come evento acuto di quella notte solo perchè, probabilmente quando sono arrivati, ci riferiamo sia all’ambulanza non medicalizzata, che a quella medicalizzata proveniente da Succivo, la 38enne era già morta. Se questo decesso sia stato dovuto all’esito infausto e letale di un episodio frutto di un’insufficienza respiratoria lo potrà stabilire, lo ripetiamo, l’autopsia. Né i segni cianotici, rinvenuti sul volto di Lucia De Gais possono raccontare qualcosa in proposito in quanto rappresentano l’effetto probabile di un attacco cardiaco che può dipendere da tante cose e può dipendere anche da un problema di insufficienza respiratoria. Resta dunque la testimonianza di chi Lucia De Gais la conosceva bene e che non ha alcuna difficoltà a confermare la sua sofferenza da fame d’aria. Un problema che può dipendere da decine di ragioni perché decine sono i motivi per i quali i polmoni cominciano a non funzionare bene, così come abbiamo ben compreso in tutto il periodo delle infezioni virali da Covid-19. L’insufficienza respiratoria può essere di tipo ipossico, cioè dovuto a duna carenza di ossigeno oppure di tipo ipercapnica, dovuta cioè ad un eccesso di anidride carbonica. Un intervento lento e ritardato teso a ripristinare i livelli di ossigeno attraverso la ventilazione polmonare, è letale. Ciò non vuol dire che sia successo questo all’alba di sabato 5 agosto nell’abitazione all’angolo tra via Napoli e via Mazzini di Casaluce dove la povera Lucia abitava con la sua famiglia.
Però quella tesi, portata avanti da qualcuno che ha tentato di escludere all’inizio che la morte fosse arrivata proprio a causa di un’insufficienza respiratoria, neutralizzando in questo modo i termini di rilievo, in termini di discriminante importante i tempi dell0arrvido sul posto dell’ambulanza medicalizzata del 118, è decisamente smentita da queste testimonianze che pur non essendo, secondo noi, decisive per stabilire e per affermare al tesi contraria, ci permettono di rigettare, a questo punto, ogni tentativo, probabilmente dolo tendenzioso di escludere anche la possibilità che per i familiari di Lucia De Gais è invece certezza, che questa madre di figli sia morta proprio a causa di una manifestazione grave di insufficienza respiratoria.
Naturalmente abbiamo tutte le intenzioni di seguire passo passo l’evoluzione di questa vicenda.