LA NOTA. MACRICO. Carlo Marino: avanti tutta con il progetto del vescovo Lagnese e di don Antonello Giannotti. Gli oppositori o attaccano la curia o sono fregati

4 Luglio 2023 - 19:31

Il sindaco di Caserta ha diramato un comunicato, che pubblichiamo in calce a questo articolo-commento, in cui afferma di aver sposato al 100% il progetto presentato dalla Curia.

CASERTA (Gianluigi Guarino) Dopo anni e anni Carlo Marino si è messo letteralmente in una botte di ferro rispetto alla questione Macrico. Ora può dire, così come ha fatto nel comunicato stampa che pubblichiamo in calce a questo articolo, ai casertani che non condividono l’idea di insediare attrezzature, di infliggere impatti volumetrici all’area Macrico, che se qualcuno vuol protestare, se la prendesse con la Curia, con il vescovo Pietro Lagnese, visto e considerato che il Comune di Caserta si è limitato a fare proprio il progetto presentato dal vescovo e dai suoi collaboratori. Siccome quel fondo è di proprietà dell’Istituto di sostentamento del clero, questa può essere al massimo una vicenda di dialettica all’interno del mondo della Chiesa casertana; noi, come Comune, non possiamo metterci a fare le pulci a un progetto che, per giunta, riteniamo anche valido.

Parliamoci chiaro: la storia ha definito un avvenimento che ha cambiato le prospettive riguardanti il futuro dell’area Macrico e, soprattutto, ha consentito di schermare l’amministrazione comunale che probabilmente c’entra molto di più di quanto Carlo Marino voglia far apparire, anche nella definizione progettata, presentata nel corso di consiglio comunale di stamattina. Il fatto nuovo è rappresentato da questa sorta di congiunzione astrale che ha messo insieme, contemporaneamente dalla stessa parte e dietro allo stesso tavolo, le attitudini di Carlo Marino che si sono pienamente sposate con quelle del vescovo Lagnese, da noi peraltro ben conosciute fin dai tempi in cui faceva il parroco a Vitulazio e con quelle di don

Antonello Giannotti, presidente dell’Istituto sostentamento clero, sacerdote dinamico, attivo, che sicuramente fa tante cose buone, ma conserva anche una sensibilità, diciamo così, troppo secolare, per i fatti della politica e soprattutto di quella politica che incide sull’amministrazione attiva.

Carlo Marino, Giovanni D’Alise e lo storico don Antonio Aragosa, predecessore alla guida dell’Istituto di sostentamento del clero, non avrebbero mai trovato la quadra, così come, a suo tempo Luigi Falco non la trovò, a maggior ragione con il vescovo Nogaro, molto allineato alle posizioni della sinistra e, nel caso specifico, della sinistra ambentalista, rappresentata dal Comitato Macrico verde.

Quest è successo. Né più e né meno.

Si tratta solamente delle occasioni oppure, questioni di punti di vista, degli accidenti della storia. La congiunzione c’è e si vede. Quelli di Macrico Verde non potranno seriamente andare all’attacco di questo progetto, se non se la prenderanno prima di tutto e frontalmente, anche alla luce di questo comunicato stampa del sindaco, con il vescovo di Caserta, Pietro Lagnese. Avranno la forza, la personalità e il senso della storia per farlo? Bohhh.

Qui sotto il comunicato stampa del sindaco Marino.

CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SUL MACRICO – MARINO: “L’AMMINISTRAZIONE È TOTALMENTE IN LINEA CON IL PROGETTO DELLA CURIA, DELL’ISTITUTO DIOCESANO PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO E DELLA FONDAZIONE ‘CASA FRATELLI TUTTI’”

“L’Amministrazione è totalmente in linea con il progetto sul Macrico portato avanti dalla Curia, dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero e dalla Fondazione ‘Casa Fratelli Tutti”. Su questo tema non sono ammesse ambiguità e non bisogna fare propaganda. Come governance della città sentiamo il dovere di prendere decisioni nell’esclusivo interesse della comunità, assumendoci la responsabilità delle nostre scelte, che con coraggio abbiamo deciso di portare avanti”. A dichiararlo è stato il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, intervenuto stamani nel corso del Consiglio Comunale monotematico avente ad oggetto il Macrico.

“Seguiamo la linea coerente adottata dal Vescovo Pietro Lagnese, – ha aggiunto il Sindaco – dalla Curia, dalla Fondazione e dall’Istituto Diocesano: questo per noi è un percorso serio sul quale poter costruire un piano strategico caratterizzato da una nuova visione di città. Capisco che qualcuno esiste politicamente solo perché porta avanti la battaglia per rendere F2 l’area del Macrico, però noi amministratori dobbiamo governare. Non posso andare dietro ai partiti, dietro ai movimenti o a quell’associazionismo interessato, che strumentalizza i temi e che fa propaganda e che si è perfino candidato alle ultime elezioni, diventando un vero e proprio movimento politico. Noi vogliamo parlare a tutta la città, che conta 75mila abitanti, nel suo complesso e non solo con qualche associazione composta da pochi componenti. Oggi, sulla vicenda del futuro del Macrico, ci sentiamo pienamente rappresentati dalla Fondazione. Attendiamo la proposta che sta venendo fuori da un’opera di ascolto e di confronto che la stessa Fondazione sta effettuando con la città, con le istituzioni, con le associazioni. Sono convinto che le istituzioni pubbliche, la Curia, l’Istituto Diocesano e la Fondazione possano interagire per costruire un vero bene comune, al servizio dei cittadini. Questo è l’unico obiettivo che abbiamo. Chi vuole far parte di questo cammino, mettendo a disposizione le proprie competenze, è il benvenuto. Non troviamo utile, invece, l’azione di chi intende fare polemica solo per cercare visibilità politica. Dobbiamo realizzare il cosiddetto ‘Parco dei parchi’, con la possibilità, come sottolineato dalla Curia, di poterlo co-progettare, co-gestire, lavorando tutti per il bene comune. Per assicurare crescita e sviluppo alla nostra città e scrivere il futuro, bisogna decidere, fare delle scelte. Ci vuole coraggio, – ha concluso Marino – il coraggio delle scelte. E noi lo abbiamo”.