LA SCUOLA CHE GUARDA AVANTI. In vista del dopo Covid, l’associazione dei presidi Andis fa il punto sui piani individualizzati per gli studenti disabili

24 Aprile 2021 - 17:50

CASERTA – L’Andis è un’associazione di libertà. Non un potentato, non un potere forte in grado di moltiplicarsi nell’adesione dei dirigenti scolastici ad una organizzazione di rappresentanza, ma un luogo di confronto delle idee. Come tante altre realtà associative, anche l’Andis che sta per associazione nazionale dirigenti scolastici, ha pagato dazio alle pesanti limitazioni imposte dalla pandemia.

Tutta quanta l’attività, articolata in più momenti di confronto, di dibattito vivo, in carne ed ossa, in presenza dei protagonisti principali dell’articolazione dell’offerta scolastica, è stata, infatti, regimentata dentro allo stretto perimetro espressivo delle cosiddette webinar.

Ma proprio nelle difficoltà si capisce e si vede chi possiede motivazioni nobili. Superare i limiti della comunicazione in attesa che si possa ritornare, la speranza è che già da luglio si possa farlo, a riunirsi realmente guardandosi in faccia e stringendosi la mano.

La ripresa delle attività in presenza è sicuramente la condizione necessaria affinché un nobile strumento di civiltà com’è il piano educativo individualizzato possa sviluppare gli effetti che ne hanno determinato la messa a punto quale mezzo di crescita e di integrazione autentica degli studenti afflitti da disabilità. Di questo si è parlato l’altro ieri, giovedì 22 aprile, nel convegno web, per l’appunto webinar, a cui hanno partecipato diversi, autorevoli esponenti dell’Andis: la preside dell’istituto Francesco Giordani di Caserta, Antonella Serpico, Claudia La Pietra, Rossella Stornaiuolo.

I saluti sono stati portati da Paolino Marotta e Pasquale La Femina. I lavori sono stati moderati da Emilia Di Blasi.