La storia del finto avvocato che lavorava senza titoli salvato in Cassazione

26 Aprile 2019 - 17:00

MONDRAGONE (red.cro) – Vincenzo Papa è stato condannato per aver esercitato in più occasioni l’attività di avvocato senza possederne i titoli in tre procedimenti penali diversi. Un’organizzazione precisa quella di Papa, che aveva lavorato da avvocato ance senza esserlo ufficialmente, infatti creò anche una delibera falsa del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli in cui se ne disponeva l’iscrizione al registro dei praticanti. L’uomo è ricorso in Cassazione, contro al decisione della Corte di Appello di Napoli dell’aprile 2017.

I giudici hanno deciso che gli effetti della condanna penale vengano annullati, rimanendo in piedi solo quelli della sentenza civile, dando in parte ragione a Papa. Nella sentenza si fa riferimento al fatto che “la Corte territoriale, per non dichiararne la prescrizione, aveva argomentato che il falso si era consumato immediatamente prima del 27 aprile 2010, quando il verbale, artatamente redatto per far risultare il prevenuto iscritto al registro dei praticanti procuratori dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, era stato prodotto all’udienza di un processo intentato nei suoi confronti ancora per l’esercizio abusivo della professione. E ciò nonostante che tale verbale risultasse datato al 24 luglio 2007 e, quindi, ipoteticamente formato nel periodo di tempo successivo a quella data e non necessariamente nei giorni immediatamente precedenti la sua produzione in giudizio.

Aggiunge la Corte che in tema di prescrizione, l’onere di provare con precisione la data di commissione del reato non grava sull’imputato ma sull’accusa, con la conseguenza che, in mancanza di prova certa sulla data di consumazione, il termine di decorrenza va computato secondo il maggior vantaggio per l’imputato e il reato va ritenuto consumato alla data più risalente“.

 

CLICCA QUI PER LEGGERE LA SENTENZA