LADRI NELLA SCUOLA. Rubati 250 tra pc e altri dispositivi comprati grazie ai fondi PNRR

20 Giugno 2024 - 13:41

CAPODRISE – Il furto è stato scoperto ieri mattina dal personale della scuola tra sgomento ed
incredulità mista a rabbia e delusione per una perdita inaspettata che colpisce
un’intera comunità che si impegna costantemente per cercare di garantire agli
studenti delle opportunità di crescita e un’istruzione equa e di qualità.

I computer e altri dispositivi, taluni ancora non utilizzati, erano destinati ai nuovi
laboratori digitali.

Un colpo messo a segno nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 giugno sul quale
sono ora in corso le indagini della Stazione di Polizia di Marcianise e della Stazione
della Polizia Municipale di Capodrise che hanno effettuato il sopralluogo nella
mattinata del 19 giugno 2024, dopo essere stati informati del furto.

Il personale scolastico si è trovato di fronte a scene di devastazione senza pari: la
scuola è stata distrutta, porte divelte, locali messi a soqquadro.

Secondo una prima ricostruzione, per entrare nell’istituto scolastico, gli autori del
raid hanno forzato un ingresso secondario e, una volta entrati, hanno usato ogni
mezzo per scardinare le porte blindate degli ambienti in cui erano stati riposti i nuovi
strumenti digitali che sarebbero stati utilizzati per allestire i nuovi ambienti didattici
ed essere di supporto all’apprendimento degli alunni.

Sul posto interveniva sbigottito anche il Sindaco di Capodrise, Nicola Cecere, che ha
così commentato: “Chi ruba nella scuola ruba l’anima di una città”.
Sottraendo

alla scuola il materiale informatico è stato sottratto non soltanto il bene
materiale ma anche la speranza di poter contribuire alla crescita culturale degli
allievi e dell’intera comunità in quanto aprendo spazi e laboratori e mettendo a
disposizione strutture e servizi si cercava di costruire quelle prospettive della qualità
dell’istruzione resa possibile anche attraverso la formazione e l’educazione. 

“E’ per noi una grande amarezza constatare che questo evento rischia di vanificare
tutti i nostri sforzi e gli investimenti sulla formazione dei nostri giovani cittadini-
afferma unito il corpo docente della scuola- siamo costretti a ripartire da zero e ci
vorranno anni prima di poter avere a disposizione le risorse digitali che con tanta
fatica avevamo ottenuto. L’azione di qualche delinquente non fermerà il tentativo
educativo che la scuola conduce. Continueremo a lavorare, insieme alle istituzioni
cittadine, per costruire una realtà futura in nome della legalità”.