L’ARRESTO del giornalista Mario De Michele. Ecco come si è difeso oggi in interrogatorio. La consegna dei 5mila euro in contanti davanti alla piscina di famiglia. I presunti ricatti sulle amanti di Angelo Brancaccio

2 Luglio 2025 - 19:35

È comparso stamattina al cospetto del giudice delle indagini Donata Di Sarno, accompagnato dal suo avvocato difensore Mario Griffo e alla presenza del pm Quaranta. SEQUESTRATO ANCHE IL CELLULARE DI ANGELO BRANCACCIO

SUCCIVO/CESA – Si è svolto stamattina l’interrogatorio di garanzia del giornalista Mario De Michele, recluso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dall’altro ieri pomeriggio, dopo essere stato sorpreso, secondo gli inquirenti, in flagranza di reato mentre riceveva la somma di 5mila euro come acconto da una cifra complessiva di 10mila presso le piscine di Succivo riconducibili alla famiglia Brancaccio.

Ed è stato proprio Angelo Brancaccio a presentare qualche mese fa, pare ad aprile, la denuncia nei confronti di De Michele, allertando l’altro ieri pomeriggio i carabinieri della compagnia di Marcianise che, all’atto della consegna della busta, sono intervenuti ed hanno arrestato De Michele accusato di estorsione.

Il giornalista, difeso dall’avvocato Mario Griffo, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Donata Di Sarno del Tribunale di Aversa-Napoli nord. All’interrogatorio di garanzia era presente il pubblico ministero Maria Carmen Quaranta che ha materialmente firmato il decreto di fermo successivamente all’arresto, operato dai carabinieri.

La tesi di Mario De Michele è stata la seguente: quei soldi erano frutto di un’attività di promozione pubblicitaria, del resto a suo dire, visibile sul sito di Italia Notizie a favore dell’impianto di divertimento estivo della famiglia Brancaccio.

Ovviamente il gip ha mosso un’obiezione relativamente alla modalità attraverso cui questa pubblicità si sarebbe concretizzata, attraverso una consegna brevi manu di cifre in contanti senza un contratto e senza soprattutto un legale tracciamento attraverso un bonifico.

Mario De Michele ha ribadito la sua tesi evidenziando anche il suo speciale rapporto con Angelo Brancaccio di durata pluriennale. Brancaccio, infatti, è stato sicuramente uno dei maggiori promotori dell’attività giornalistica di De Michele, soprattutto con il precedente sito Campania Notizie, trasformato in Italia Notizie dopo l’esperienza vissuta insieme da addetto stampa di Stefano Graziano alle ultime elezioni politiche.

Brancaccio, nella sua denuncia, ha sottolineato che la minaccia estorsiva di De Michele avrebbe riguardato rivelazioni su presunti rapporti extra matrimoniali dell’ex sindaco di Orta di Atella ed ex consigliere regionale. De Michele, al riguardo, ha spiegato che queste notizie lui le ha scritte in tempi non sospetti facendo nomi.

Adesso quel tipo di attività non era più realizzabile, aggiungiamo noi giusto per sdrammatizzare un po’, per esaurimento delle fiamme del declino e del talento da playboy del buon Angelo da Orta. Comunque il Gip ha convalidato l’arresto, ovviamente riservandosi di fare nuove valutazioni in relazione anche alle indagini che il pm Quaranta sta facendo.

Al riguardo anche il telefono di Angelo Brancaccio è stato sequestrato, un particolare non irrilevante e non usuale. È chiaro che in queste decisioni di prudenza da parte del magistrato dell’accusa esiste anche il tormentato certificato del casellario giudiziario del politico ortese, condannato definitamente per reati di camorra.