LE FOTO ALLARME ECOLOGICO ALLA REGGIA. Nella Peschiera grande compare una strana schiuma che…

30 Aprile 2019 - 21:25

Caserta (pasman) – Pubblichiamo le foto inviateci da un lettore allarmato, scattate nella giornata di ieri e che ritraggono le acque del ruscello della Peschiera grande della Reggia, il quale teme che la schiuma che si vede in superficie sia l’effetto di un inquinamento.

Condividendo la preoccupazione, ci auguriamo che la direzione del monumento possa disporre al più presto degli accertamenti.

Approfittiamo di questo spazio su Palazzo Reale per dire la nostra sull’endorsement espresso ieri dal governatore campano Vincenzo De Luca verso l’ex direttore della Reggia Mauro Felicori, a margine della presentazione del Ravello Festival 2019, alla cui direzione lo ha voluto.

Queste le parole del politico: “Ci sono ritardi gravi che rischiano di far tornare indietro la Reggia di Caserta e vanificare un lavoro organizzativo e di promozione svolto in questi anni da Felicori che ha avuto riconoscimenti unanimi senza differenze. Il Governo faccia presto e nomini il nuovo soprintendente della Reggia, facendo una scelta di grande qualità e di grande capacità organizzativa…Abbiamo rilevato che dall’uscita di Felicori da Caserta vi è una situazione di quasi abbandono della Reggia. Abbiamo un incarico a scavalco di un alto dirigente del ministero ma non ancora nominato il nuovo soprintendente…”.

Se così è, occorre che qualcuno informi De

Luca che il periodo di reggenza del manager bolognese è stato invece caratterizzato – in estrema sintesi – da un susseguirsi di episodi di cattiva amministrazione alcuni dei quali persino clamorosi, da una conflittualità sindacale irrisolta, da una discutibile gestione degli eventi che ha portato la magistratura ad indagare alcuni funzionari per ipotesi di reato e con investigazioni ancora in corso. Per non parlare degli aspetti della manutenzione, della sicurezza e finanche della valorizzazione, se si pensi che nei tre anni buoni di direzione non si ricorda un evento culturale degno del livello del monumento. Anche l’autosufficiente mostra Terrae Motus è stata svilita al punto tale che gli eredi della donazione Amelio sono stati indotti a chiederne la restituzione. E lo strascico polemico che vi fu è destinato agli annali della storia dell’arte. Facciamo poi grazia della vicenda del tutto opaca dell’affidamento ventennale della Peschiera Grande al privato per un progetto altamente improbabile e che suscitò persino la inconsueta levata di scudi dell’intero consiglio comunale di Caserta.

Quanto all’unico merito, a nostro avviso, dell’aumento del numero dei visitatori (non del record, si badi bene) che ha potuto vantare Felicori rispetto alla tendenza degli anni precedenti, ribadiamo che esso va ascritto principalmente alla capacità attrattiva sua propria del capolavoro vanvitelliano. Così come dimostrano anche i dati di affluenza di questo periodo.

Quanto ad Antonio Lampis, il direttore ad interim, dobbiamo dire che forse verso di lui siamo stati fin troppo severi, alla luce dei parametri valutativi così alla buona espressi dal governatore.

Difatti, pur da lontano, composte le diatribe sindacali e motivato il personale, per queste festività ha presentato una Reggia ed un Parco in eccellenti condizioni ed è riuscito, unico, quest’anno ad impedire lo scempio dei bivacchi e delle scampagnate di Pasqua, Pasquetta e del Giovedì dell’Angelo. Come dire che se si vuole, si può.

Nelle foto, altre immagini del ruscello con la schiuma apparsa.