LE FOTO. Blitz dei Carabinieri Forestale. Sequestrato frantoio
22 Novembre 2021 - 15:11
PIANA DI MONTE VERNA – Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Formicola, coadiuvati da
personale tecnico ARPAC del Dipartimento di Caserta, hanno esperito, in comune di Piana
di Monte Verna, un controllo presso un frantoio oleario, accertando quanto segue:
che per la presente campagna olearia 2021-2022 non è stata presentata dal titolare della
Ditta al Comune di Piana di Monte Verna nessuna Comunicazione circa le
modalità di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e delle sanse umide;
che le acque di vegetazione e quelle di lavaggio delle olive, mediante due separate
condotte, sono trasportate in una prevasca sita al di sotto del piano cortile e da questa,
mediante una tubazione, vengono convogliate in una vasca interrata suddivisa da tre
setti. Al momento del sopralluogo la prevasca era colma, con tracimazione dei reflui
sulla pavimentazione, mentre la vasca interrata era quasi piena;
il terreno sottostante al plesso aziendale è risultato saturo di reflui oleari che sgorgavano
in una zona situata al disotto della vasca di stoccaggio delle acque di vegetazione, tanto
da andare a costituire in un punto più depresso una pozza di reflui oleari costituita da
“acque di vegetazione”. Sullo stesso fondo agricolo si era creato un rivolo di tali acque
di vegetazione che per corrivazione si riversavano nei terreni sottostanti al plesso
aziendale. Tale rivolo di acque reflue aveva un colore scuro ed un odore tipico dei reflui
oleari che, seppur di una modesta portata, si presentava continuo e si estendeva per una
lunghezza di centinaia di metri dal crinale della collina sulla quale è posto il frantoio.
Data la natura impervia dei luoghi non è stato possibile determinare il recapito finale del
rivolo di reflui, anche se si presume che lo stesso si riversi, mediante un sistema di
canali presenti in zona, nell’alveo di un torrente sottoposto a tali terreni.
Stante quanto innanzi è risultato evidente che il titolare del predetto frantoio non effettua la
prevista utilizzazione agronomica dei reflui oleari prodotti, anzi la situazione ravvisata è
stata ricondotta ad una gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, e di conseguenza si
è proceduto al sequestro preventivo dell’intero frantoio oleario e delle sue pertinenze, con
l’obbligo di provvedere nel più breve tempo possibile allo smaltimento delle acque di
vegetazione/reflui oleari stoccate nelle vasche aziendali ed il titolare dell’attività è stato
deferito in stato di libertà per smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi mediante
immissione degli stessi in acque superficiali o sotterranee in violazione alle previsioni del
Testo Unico Ambientale.