LE FOTO. Escono fuori le magagne della gestione “apparente” di Felicori. Quando la sottosegretaria Borletti Buitoni…
4 Maggio 2018 - 11:58
CASERTA – (Pasman) Molti ricorderanno che nell’aprile del 2015, l’allora sottosegretaria al ministero dei beni culturali Ilaria Borletti Buitoni venne alla Reggia per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di restauro delle facciate, accompagnata nella circostanza dal sindaco della città Pio Del Gaudio e dal segretario del MiBACT per la Campania, il massimo ufficio regionale di quel dicastero.
Tanta scorta non fu tuttavia sufficiente ad impedire che la esponente politica, attraversando il c.d. “cannocchiale”, venisse circondata dai numerosi venditori abusivi costantemente presenti
nell’androne e nel corridoio monumentali.
La Borletti Buitoni ebbe, sull’episodio, parole particolarmente severe, dichiarando: «… Se vogliamo che la Reggia diventi un punto di attrazione internazionale, è necessario far rispettare le regole. La Reggia non deve essere un suk ma si devono rispettare le regole per mantenerla in uno stato di decoro». Poi ricordava «…Presto la Reggia diventerà un museo con la propria autonomia che avrà un direttore che sarà scelto tra candidati competenti. Abbiamo già ricevuto 340 domande di candidati anche dall’estero…».
Dichiarazioni che rincuoravano pensando che il nuovo direttore, non appena designato, sarebbe stato sensibilizzato specificamente, dai massimi esponenti ministeriali, su questo grave tema dell’abusivismo all’interno del monumento. Su questa scia, il nostro giornale, in uno con una serie di articoli sulle tante questioni riguardanti la Reggia, stendeva un ideale e motivato promemoria sui maggiori mali del complesso vanvitelliano e dei suoi uffici, a giovamento del nuovo manager in via di insediamento ed in chiave propositiva. In particolare osservavamo come il fenomeno dei
venditori abusivi nel parco e negli appartamenti storici era inspiegabile se non pensando a tolleranze ed accondiscendenze interne, non volendo credere a forme di connivenza.
Ed in questa direzione ammonivamo il direttore in pectore ad intervenire.
Dobbiamo constatare, invece, che ad oltre due anni dalla nomina di Mauro Felicori alla direzione della Reggia le cose, sotto questo aspetto, sono rimaste tali e quali.
C’è da dire che, mentre è riuscito a passare la patata bollente della vigilanza interna (al netto delle misure cautelari adottate dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti dei custodi presunti assenteisti) dalla propria responsabilità a quella delle forze di polizia, nei confronti dei propri dipendenti addetti a tale settore fondamentale, non ha mosso un dito per conseguire una loro maggiore efficienza. Come purtroppo casi clamorosi verificatisi nel corso di questi anni hanno dimostrato.
Proponiamo ai nostri lettori alcune riprese fotografiche degli abusivi che anche l’altro giorno erano presenti nel parco reale e non già in posizione defilata.
Ad un certo punto viene da pensare che abbiano la capacità soprannaturale di volare, se possono arrivare dove arrivano, nonostante tutti i cancelli ed i varchi vigilati del palazzo.