LE FOTO MADDALONI. CORONAVIRUS. C’è poco da dire e da fare, stamattina ai servizi sociali si è violata la legge. Assembramento e grave pericolo

1 Aprile 2020 - 12:16

iL’esposto in prefettura e l’auto della polizia che stamattina presidia tutta l’area

 

MADDALONI(g.g.) Quanto c’entra, quanto si incrocia l’iniziativa assunta stamattina  dal movimento Città delle Idee, con una motivazione di tipo politico e con l’obiettivo, peraltro legittimo, anzi doveroso in tempi normali, che un’opposizione democratica coltiva, di mettere in difficoltà un sindaco, la sua maggioranza per determinarne, presentandosene l’occasione, la caduta finalizzata a proporre al popolo sovrano un progetto politico e un programma alternativi?

Soprattutto in tempi come questi, è perfettamente inutile porsi domande di questo genere e impiantare processi alle intenzioni. Perchè nelle giornate che stiamo vivendo è terribilmente fondamentale rimanere ai fatti. Ora, i fatti ci dicono, sindaco De Filippo o non sindaco De Filippo, comandante dei vigili urbani Renga o non comandante dei vigili urbani Renga, consigliere di opposizione Tontoli o non consigliere di opposizione Tontoli, Peppe Razzano o non Peppe Razzano, che queste fotografie, stamattina pubblichiate anche da noi, o sono un diabolico e vergognoso fotomontaggio e a questo punto quelli di Città delle Idee non andrebbero essere solo denunciati ma addirittura arrestati, oppure, non c’è nulla da dire e da fare. Le abbia scattate Città delle Idee, le abbia scattate un cittadino comune, le abbia scattate il signor pinco palla, si tratta di foto che hanno un valore oggettivo, che rappresentano obiettivamente una situazione tanto evidente da prescindere da ogni valutazione sulla paternità di chi ha sviluppato l’iniziativa della denuncia.

L’unica confutazione a cui possono essere sottoposte riguarda, ripetiamo, solamente una loro autenticità. Se sono autentiche, rappresentano un servizio reso ai cittadini seri, a quelli che rispettano le leggi. Tanto più che ieri, in prossimità del momento della presentazione delle domande per ottenere il sostegno finanziario per le spese alimentari, Città delle Idee si era rivolta, con una lettera che pubblichiamo in calce a questo articolo, al prefetto di Caserta affinché fosse garantito il rispetto delle norme sul distanziamento sociale.

Se la pubblicazione delle foto e la segnalazione al prefetto è avvenuta per iniziativa di Città delle Idee, Città delle Idee ha fatto bene; se quelle foto le avesse postate. in un momento di confusione e di rabbia, il sindaco De Filippo, avrebbe fatto benissimo; se l’avesse fatto il comandante dei vigili urbani Renga, come momento di riflessione sull’impotenza colposa o non colposa del Corpo da lui comandato, nell’evitare ciò che in queste immagini si vede, avremmo scritto la stessa cosa.

La potenza di queste foto, infatti, occupa e riempie tutto il perimetro della notizia e della sua valutazione e discutere sulla carta d’identità di chi si è mosso per segnalare alle autorità, precisamente alla Prefettura, è a dir poco irrilevante. Com’è irrilevante, speriamo che abbiate seguito il ragionamento alla base di questa affermazione, stabilire la ragion d’essere, il motivo per cui, operando uno sterile processo alle intenzioni, Città delle Idee. Stabilirlo in tempi di emergenza come questa, rappresenterebbe solo una perdita di tempo, sottratto alle cose più importanti che bisogna pianificare, pensare e per cui bisogna impegnarsi in queste settimane dure e buie.

Stamattina, con una certa tristezza, perchè nella vita può capitare che uno sbagli ed è molto più coraggioso chi ha l’onestà intellettuale di ammetterlo rispetto a chi cerca di nascondere la polvere sotto al tappeto come se dovesse mascherare una marachella, vedere che in qualche profilo di esponenti della maggioranza e anche di qualche vigile urbano, sono state postate altre foto, soprattutto una, che vediamo in calce a questo articolo, in cui,d agli uffici dei servizi sociali del comune di Maddaloni, tutto appare regolare e regolato.

Invece, stamattina, non è andata così. La gente si è ammassata. Quand’anche quasi tutti fossero muniti di mascherina, quel tipo di situazione ha violato uno dei capisaldi delle tante norme, che il governo ha impresso nella sua sequela, un pò schizofrenica, in verità, di decreti con forza di legge o anche solo amministrativi: “Sono vietati gli assembramenti“.

Questo divieto ha trovato l’unica eccezione nella possibilità di effettuare la spesa alimentare, ma rigorosamente in fila indiana, con ogni persona distanziata dall’altra. Per quanto riguarda gli uffici pubblici, utilizzabili solo per le incombenze irrinunciabili, stessissimo discorso.

Questa di stamane è una scena triste e siccome a noi non interessa un tubo di risultare popolari e impopolari, visto che non ci dobbiamo candidare a nulla, possiamo concederci una piccola nota a margine: la citata scena evoca quella di un branco di cani famelici che si scagliano sulla loro preda, tutti insieme per conquistarne un brandello.

E’ come se certi comuni del sud non aspettassero altro. E’ come se certi sindaci del sud e della provincia di Caserta per segnalare la loro esistenza, altrimenti ectoplasmatica, quando sono chiamati a misurarsi con il sacrificio dell’elaborazione, della messa a punto dei progetti, della ricerca difficilissima, complicatissima di finanziamenti, prendessero, come si suol dire, il terno, incontrando la strada facile, quella del dopoguerra, quella degli anni 50, quella dell’eca per ridefinirsi come figura materiale. 

Ovviamente ora infuria la polemica.

Stamattina, a dimostrazione che il timore espresso da Città delle Idee aveva una fondatezza oggettiva che ripetiamo prescinde da ogni considerazione sull’identità di chi  quella lettera ha scritto e di chi quelle foto ha scattato, perchè fosse stato anche il signor Sandokan, al secolo Francesco Schiavone avrebbe meritato lo stesso un applauso, un’auto della polizia del locale commissariato presidia la zona dell’ufficio dei servizi sociali, dove tantissime persone stanno ancora presentando in questi minuti domanda per accedere ai buoni spesa che i comuni erogano utilizzando i soldi stanziati dal governo nei giorni scorsi.

La scena rappresentata da quelle foto ci stimolerebbe a produrre altre riflessioni. Ma, per il momento, preferiamo utilizzare il tempo nella messa a punto e nella scrittura di altre notizie, in modo da poter offrire ai nostri lettori un servizio sempre più puntuale, più attivo e, soprattutto, più qualitativo.

 

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QUI SOTTO LE FOTO MANDATE IN GIRO STAMATTINA DALLA MAGGIORANZA