LE FOTO. TEVEROLA . Solite “cofecchie”. Cosa ha fatto nel suo giro nelle palazzine, Gennaro Caserta in… Lusini, il giorno del voto?
9 Giugno 2024 - 17:22
Fino a un quando una “certa generazione” non si sarà estinta, questi territorio rimarrà confinato nel peggiore Medio Evo
TEVEROLA (g.g.) – Quando i candidati alle elezioni o quelli che, in tutta evidenza, per pubblica conoscenza, sono i loro emissari, girano attorno e dentro alle cosiddette palazzine popolari, questo giornale drizza le antenne. È costretto a farlo anche in una giornata delicata, come quella di oggi, al voto, con le urne aperte fino alle 23:00 di stasera.
Ciò accade perché certe attività, a dir poco dubbie, si svolgono ugualmente a urne aperte o quasi aperte. Il caso è quello delle elezioni comunali di Teverola dove Gennaro Caserta, candidato a sindaco o, meglio sarebbe dire, candidato a sindaco per procura dell’ex sindaco Biagio Lusini, che gli ha costruito i quattro quinti della lista e che dunque lo condizionerebbe non poco, come abbiamo del resto già scritto in tempi non sospetti, nella sua attività eventuale, risultando lui e non Caserta il sindaco di fatto di Teverola.
Caserta, partendo da piazza San Francesco insieme ad alcuni accompagnatori tra cui qualche poliziotto della penitenziaria, il che rende la cosa ancora, diciamo così, “inelegante”, ha compiuto una lunga visita all’interno delle case popolari di contrada Santa Croce.
Avrebbero potuto farlo nei giorni scorsi o nelle settimane precedenti. Invece, hanno scelto proprio la giornata di ieri, a urne già aperte o lì li per aprire.
E questo, si sa bene, per la caratteristica del voto e della, chiamiamola così, conquista del consenso nei cosiddetti rioni popolari, non è mai una buona cosa e offre il destro a valutazioni e considerazioni non certo commendevoli nei confronti di chi queste operazioni compie l’ultimo giorno o addirittura nel giorno in cui le urne sono già aperte viste e considerato che ieri, sabato 8 giugno, già si votava a partire dalle 15.