LE INTERCETTAZIONI. IL CLAN DEI CASALESI nei lavori pubblici. Quei soldi non pagati da Orlando Fontana, che non permettono a Carmine Schiavone di pagare il calcestruzzo alla famiglia Caturano

8 Dicembre 2019 - 13:27

CASAL DI PRINCIPE – L’interdittiva antimafia si abbatte sugli equilibri raggiunti nella gestione dei lavori dell’ormai arcinoto (ai nostri lettori) centro polifunzionale di Portico di Caserta, elaborazione amministrativa del dirigente Piccirillo, con cui ci scontriamo da anni e che ritroviamo puntualmente nei provvedimenti giudiziari di camorra.

L’appalto era nelle mani di Ago, cioè della triade composta da Orlando Vicigrado, Orlando Fontana e Francesco Natale.

Questo l’aveva subappaltato alla Giomar, sulla carta rappresentata da Andrea Perrone, con Francesco De Simone direttore tecnico, ma di fatto nel controllo di Carmine Schiavone, uomo totalmente inserito nelle dinamiche della famiglia Schiavone, essendo il nipote di Eliseo Schiavone, in carcere da anni a Prato, e il cugino di Vincenzo Schiavone detto o’ petillo, uno che ha propiziato e anche partecipato ad omicidi targati clan dei Casalesi.

Quando arriva l’interdittiva alla Giomar, il clima si surriscalda. Questa azienda rivendica crediti che vanterebbe nei confronti dell’appaltante Ago ma che non gli vengono riconosciuti. Questo mette in difficoltà Giomar con i suoi fornitori, a partire dalla notissima impresa della famiglia Caturano, che i cantieri di Portico aveva rifornito con il suo calcestruzzo.

C’è una frase importante nelle intercettazioni, che oggi, per la prima volta, pubblichiamo nell’analisi dell’indagine definita “La Contessa”.

A un certo punto, il prestanome Andrea Perrone dice al suo interlocutore: “Carmine

se ne sta facendo una malattia”.

Insomma, questo flusso di soldi, bloccatosi per effetto dell’interdittiva, scompagina il quadro, gli equilibri del pieno controllo da parte del clan dei casalesi, del cantiere di Portico.

Lavori da 2 milioni e passa di euro, con un subappalto alla Giomar del valore di 1 milione e 200mila euro.