Le mani del clan sul centro commerciale Jambo, l’Antimafia: Zagaria investì un miliardo e mezzo

25 Gennaio 2024 - 18:50

Alle battute finali il processo sulle infiltrazioni camorristiche nella realizzazione della mega struttura commerciale.

TRENTOLA DUCENTA. Ha preso il via oggi la lunga requisitoria del sostituto procuratore della Dda di Napoli, Maurizio Giordano, che chiederà, nel corso della prossima udienza, con ogni probabilità, le condanne degli imputati nel processo sulle infiltrazioni camorristiche nella realizzazione del centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta, che si sta tenendo davanti alla Prima sezione penale del tribunale sammaritano, presieduta dal giudice Francesco Ciocia con a latere Eugenio Polcari e Marzia Pellegrino.

Giordano, portando ad esempio le sentenze Medea, Croce Nera e Clp Concordia, ha sottolineato la capacità del clan dei Casalesi, ed in modo particolare di Michele Zagaria, di interfacciarsi con il mondo dell’imprenditoria locale e delle istituzioni. Proprio il boss Michele Zagaria avrebbe investito un miliardo e mezzo delle vecchie lire per la realizzazione del Jambo, grazie al suo prestanome Alessandro Falco, patron del centro commerciale.

Sotto processo, oltre ad Alessandro Falco, si trovano anche suo fratello Ortensio Falco, l’ex sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo e Nicola Picone. Per il sostituto procuratore della Dda, Griffo ebbe un ruolo decisivo nel compimento degli “affari” del clan. Per l’Antimafia, Falco, invece, avrebbe giocato il ruolo del prestanome e fiduciario di Zagaria, nonché tesoriere del clan, mentre l’ex sindaco avrebbe subito ed “accettato” le pressioni della camorra per costruire il mega centro commerciale di Trentola.