Militare casertano senza “il posto fisso”. L’esercito dice no al trasferimento per stare vicino al figlio

26 Dicembre 2024 - 19:30

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LE TOP 40 DI CASERTACE. POSIZIONE 23. Un elenco composto dai 40 articoli più letti del 2024. Negli ultimi giorni di quest’anno che volge al termine, andiamo a rivedere quali sono stati gli argomenti che hanno toccato maggiormente l’interesse dei nostri lettori. DISCLAIMER: ricordiamo che determinati articoli potrebbero essere non più attuali (per esempio: lo status di indagati, arrestati e il sequestro di beni potrebbe essere mutato a seguito di decisioni dei giudici)

(Pubblicato il 1 aprile 2024) RIARDO – VFP1, VFP4. Sono termini che tanti giovani della nostra provincia conoscono bene.

Il VFP4, ovvero il volontario in ferma prefissata, è spesso una posizione ambita dai ragazzi e dalle ragazze che sognano un lavoro nelle forze armate e che superano brillantemente l’anno di volontario detto VFP1.

Ed è la posizione che ha vissuto un giovane militare casertana padre di un bambino piccolo.

Volontario, quindi per 4 anni, aveva ricevuto la bellissima notizia della nascita del proprio figlio e, per questo, aveva richiesto un trasferimento della sede di Capua visto che la sua compagna vive con il piccolo a Riardo.

Il dipartimento del personale dell’Esercito, però, ha rigettato la sua richiesta, visto che non esiste un contratto di lavoro a tempo determinato con il militare Casertano e, quindi, non avrebbe avuto diritto al trasferimento.

Una decisione che, ovviamente è stata contestata dal militare che ha fatto ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato.

Ed è stata proprio la Seconda Sezione del tribunale amministrativo di appello a dare ragione all’uomo.

Infatti, un diverso trattamento tra chi ha un contratto a tempo determinato e chi ha un lavoro a tempo indeterminato è ritenuto illegittimo, come sancito dalla direttiva europea 70 del 1999.

A questo punto, anche il dipartimento del personale dell’esercito ha dato il via libera al trasferimento proponendo al giovane militare la sede di Caserta, visto che Capua non aveva posti liberi.