L’INTERVENTO. Il sasso nello stagno. Il futuro della città di TEANO: ecologia, cultura e digitale

3 Dicembre 2021 - 12:23

C’è un futuro per la nostra Città? E’ la domanda oggi ricorrente e molti sono a ragione razionalmente scettici. Allo
stato dell’arte, infatti, sembra difficile immaginarlo, anche alla luce della povera “dialettica politica” locale, costruita,
da un lato, attorno al “galleggiamento istituzionale” a tutti i costi di una maggioranza diciamo così “liquida” e,
dall’altra, sulla “forzante di contrasto” (la minoranza in consiglio comunale), che però spesso implode nel
dottoreggiare, screditare, metterla sul comico e, comunque, nel solco della vecchia cultura politica e dell’opposizione.
Eppure, una concreta, radicale ed efficace strategia di cambiamento, in uno scenario storico senza precedenti, va
urgentemente condivisa. Questo è il momento di ripensare da capo la nostra Città, né domani né dopo.

Ma – e questo è il punto di svolta – occorre partire da un nuovo paradigma, da un diverso modo di pensare l’ecosistema urbano, il nostro territorio e il nostro unico Pianeta. Si tratta di tuffarsi, senza esitazione, nelle culture dell’ecologia integrale, come la chiama Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato sì”, cogliendo contestualmente l’aspetto ambientale e sociale della crisi in atto! Occorre avere il coraggio di spazzare via le vecchie idee obsolete delle quali ci si continua a nutrire indifferenti agli appelli degli scienziati di tutto il Mondo, le cui ricerche dimostrano che la crescita economica (produzione e consumo senza limiti), alimentata dalle energie fossili (petrolio, gas e carbone) ha già cambiato la chimica dell’atmosfera (aumentando la percentuale di anidride carbonica e, dunque, la temperatura media della Terra) e sta trascinando il Pianeta verso la catastrofe climatica.

Ecco che allora, serve, urgentemente, praticare anche a livello locale una “ecologia della Mente”, che impone un energico nuovo progetto politico-culturale, di ripensamento delle città e delle loro funzioni. Avviare un processo locale di “transizione ecologico-culturale e digitale”, questo è l’imperativo categorico! E’ inutile girarci attorno o far finta di non vedere: la sfida delle Comunità e dei Sindaci, quelli di oggi e quelli di domani, deve fare i conti con questa rivoluzione in atto. Per certi versi paradossalmente, la drammatica pandemia in itinere (ora la quarta ondata) ha accelerato la sensibilità ecologica mondiale ed ha imposto una sterzata ambientale alle economie occidentali, al di là dei risultati non molto lusinghieri del Summit di Glasgow (COP 26). Così tutte le Città europee più lungimiranti (piccole, medie e grandi), si stanno ri-posizionando, si stanno strutturando come laboratori di sviluppo e progresso eco-compatibili (per mitigare le emissioni di anidride carbonica e adattarsi agli eventi metereologici estremi), con l’apporto di staff, gruppi di lavoro e Forum cittadini per diventare smart e resilienti. Cercano, insomma, di incontrare il Green New Deal europeo e intercettare – perché no! – il fiume di danaro del Next Generation EU, declinato nel nostro Paese con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il percorso è ormai obbligato, ma la classe politica delle zone interne fa fatica a capire e cerca di accaparrarsi, anche
riciclando vecchi progetti, risorse e finanziamenti in modo confuso e predatorio, senza un consapevole programma
organico di Città e senza una visione sistemica e obiettivi strategici. E’ un modo di procedere che provoca danni
immediati alla cittadinanza e agli ecosistemi e brucerà il futuro delle nuove generazioni. Non c’è più tempo. Se i nostri politici locali hanno difficoltà di comprensione, è la Comunità che deve produrre nuove idee e proposte con un unico obiettivo di medio-lungo periodo: fare di Teano una Città bella e del buon vivere, a “impatto climatico zero”, modello e apri pista per tutti i Comuni della sua Area Vasta, a partire da quelli che costituiscono il Parco regionale naturalistico del Vulcano di Roccamonfina e Foce del Garigliano (oggi purtroppo ancora e solo un parco di carta!). La crisi climatica in atto, dovuta al nostro stile di vita e all’uso di combustibili fossili, in cima da tempo alle preoccupazioni della scienza e degli ecologisti e oggi, finalmente, anche nelle Agende politiche europee e mondiali, lo impone! Idee e progetti locali “rivoluzionari” alternativi e adeguati ai tempi per ora non ci sono. Serve l’impegno di tutti, senza pregiudizi e senza la puzza sotto il naso, per attivare e alimentare il processo di transizione. Il nostro Comune insieme a tutto il Pianeta ha estremo bisogno di ecologia, non di chiacchiere!

Fernando Zanni

Autore di “Eco-Polis”, BookSprint Editore, 2020