LO SCANDALO. Liste di attesa bloccate negli ospedali ed ambulatori. Blitz dei Nas, 26 medici denunciati

8 Settembre 2023 - 13:00

CASERTA – Si tratta di un’operazione importante, complessa e anche difficile, attraverso cui i Carabinieri dei Nas stanno tentando di colpire quello che è di gran lunga il nervo scoperto della peggiore sanità italiana: le liste di attesa per le visite specialistiche e i trattamenti ambulatoriali e per i cosiddetti ricoveri di elezione, per i quali bisogna attendere il più delle volte anche 7-8 mesi.

Si sono mossi in tutta Italia, i Carabinieri: Palermo, Reggio Calabria, Perugia, Udine, Torino, Potenza, Cagliari, Roma, Salerno e anche a Caserta.

Complessivamente sono state deferite-denunciate all’autorità giudiziaria 26 persone tra medici e infermieri e scoperte 195 agende di prenotazione bloccate.

I reati finora ipotizzati sono quelli di falso ideologico e materiale, truffa aggravata, peculato e interruzione di pubblico servizio.

Il lavoro dei Nas ha consentito di portare alla luce casi di malasanità di diverso tipo, tutti molto gravi.

Tra i casi più rilevanti, i NAS di Milano, Torino, Perugia e Catania hanno deferito 9 medici per aver favorito conoscenti e propri pazienti privati, stravolgendo le liste d’attesa, consentendo loro di essere sottoposti a prestazioni in data antecedente rispetto alla prenotazione ed eludendo le classi di priorità.

Il NAS di Reggio Calabria ha deferito, per l’ipotesi di peculato, 3 medici di Aziende Sanitarie per aver prestato fraudolentemente servizio presso un poliambulatorio privato sebbene contrattualizzati in regime esclusivo con le aziende sanitarie pubbliche.

Il NAS di Perugia ha invece individuato un medico radiologo svolgere attività privata presso un altro ospedale, pur trovandosi in malattia, nonché due infermieri che svolgevano esami ematici a favore di privati attestando falsi ricoveri.

Anche a Caserta la locale sezione dei Nas si è mossa con grande solerzia. Sono state ravvisati diversi casi di mancata effettuazione di visite specialistiche ambulatoriali, perché i medici, nei giorni programmati si mettevano costantemente in malattia oppure chiedevano, ottenendoli, dei permessi.

In linea generale è emersa una situazione, peraltro molto chiara agli occhi di chi segue queste vicende ogni giorno, di grave carenza di personale.

Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche sono state accertate, su 761 agende, carenze funzionali ed organizzative dei presidi ospedalieri e degli ambulatori, diffusa carenza di personale medico e tecnici specializzati che, unitamente alla mancanza di adeguati stanziamenti ed attrezzature, ha determinato il rallentamento dell’esecuzione di prestazioni sanitarie.

Alle carenze di organico si integrano anche comportamenti non allineati ad una corretta deontologia professionale.

Nel video una delle attività del Nucleo Antisofisticazioni di queste ore: