L’ombra del clan dei Casalesi sul business delle bufale: allevamenti nel mirino degli inquirenti
11 Settembre 2025 - 11:56

Fari puntati non solo sugli allevamenti di bufale ma anche sulla coltivazione di ortaggi, rape in particolare, al fine di accertare se dietro questi si nascondono ramificazioni degli affari dei Casalesi
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CASAL DI PRINCIPE – Si allargano le indagini su Antonio Schiavone, fratello di Francesco Schiavone “Sandokan”, storico capo del clan dei Casalesi. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli sta infatti approfondendo le attività agricole e zootecniche riconducibili a Schiavone, con particolare attenzione agli allevamenti di bufale e alle coltivazioni di rape e cocomeri nella zona di Castel Volturno e lungo il litorale.
L’inchiesta, che la scorsa settimana ha portato all’arresto di Antonio Schiavone, ha visto finire in manette anche Francesco Paolella, il quale, in sede di interrogatorio, ha dichiarato agli inquirenti di intrattenere rapporti di natura esclusivamente commerciale con Schiavone, “agricoltore e allevatore di bufale operante nella zona di Castel Volturno”.
Se da un lato tali rapporti risultano in parte chiariti, dall’altro la Dda intende ora verificare se le imprese agricole e zootecniche riconducibili alla famiglia Schiavone siano semplici attività economiche o se, al contrario, possano celare strumenti di gestione e riciclaggio degli interessi finanziari del clan.
Le nuove verifiche, dunque, puntano ad accertare se dietro gli allevamenti e le coltivazioni si nascondano ramificazioni degli affari dei Casalesi, confermando il sospetto di una strategia di infiltrazione nel settore agricolo locale.