MADDALONI. VOTO DI SCAMBIO. Parenti litigano per i 30 euro in cambio del voto a Teresa Esposito

12 Dicembre 2018 - 18:20

MADDALONI – A Maddaloni, nell’ultima tornata elettorale, quella in cui Teresa Esposito era candidata anche la sorella del boss Antonio Esposito (che non e’ stata eletta, ndr), i voti per le amministrative venivano venduti a cifre tra 10 e 30 euro. Dalle indagini della Polizia di Stato, che hanno consentito di scoprire il voto inquinato dalla camorra nel comune casertano, sono emersi diversi episodi che descrivono il mercimonio delle preferenze.

In una intercettazione Teresa Esposito (arrestata oggi insieme ai fratelli e alla mamma, ndr) chiede il voto anche alla famiglia di un uomo che, come lei e’ candidato, ma in un’altra lista. I familiari accettano di votarla ma dividendo le preferenze tra il loro parente e Teresa Esposito.

Teresa, pero’, a differenza dello zio, paga per ogni voto. Proprio per questo motivo tra i componenti la famigliola scoppia un litigio per accaparrarsi il voto alla sorella di Antonio Esposito, per intascare i 30 euro. Per mettere pace e non scontentare nessuno – emerge dall’intercettazione – viene proposto di suddividere il denaro del voto a Teresa, alcune decine di euro, tra chi avrebbe votato la sorella del boss e chi invece doveva concedere la preferenza allo zio, senza prendere un euro.