Maltrattamenti e minacce all’ex moglie e al figlio minore: condanna “soft” per un 46enne

12 Novembre 2024 - 16:46

Il pubblico ministero, Annalisa Imparato, aveva chiesto una condanna a 3 anni di reclusione

CURTI – Condanna a due anni di reclusione, pena sospesa. È quanto stabilito nel processo che si è celebrato dinanzi alla seconda sezione penale (collegio B) del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal Presidente Giuseppe Meccariello, giudice a latere Raffaele Ferraro e Sofia Sellitto nei confronti di G.R., 46enne di Curti, assistito dagli avvocati Filippo Barberi Spirito ed Alessandra De Rosa, accusato del reato di maltrattamento aggravato contro familiari e conviventi ai danni dell’ex compagna. M.G., e del figlio ai sensi dell’articolo 572 comma 2 ( maltrattamenti aggravati dalla presenza di minori).

I reiterati, plurimi e gratuiti atti vessatori posti in essere dal 46enne, cominciano nel 2017 e vanno avanti fino al 2023. Sistematicamente la vittima sarebbe stata ingiuriata, minacciata di morte come accadde nel settembre del 2022 con espressioni offensive del tipo: “Puttana,

zoccola, prostituta, stronza, ti ammazzo, ti faccio male, ti faccio una faccia di schiaffi, ti rompo il culo, mi hai rovinato. E tutta colpa tua, non sei buona a nulla hai un titolo di studio che non serve a nulla, non vale nulla.”

Frasi e minacce pronunciate anche alla presenza e nei confronti del figlio minore: “Sei un pezzo di merda” sputandogli fino anche addosso.

Il pubblico ministero, Annalisa Imparato, aveva chiesto la condanna a 3 anni di reclusione. Il Collegio ha condannato il 46enne a due anni, pena sospesa, escludendo il comma 2 della presenza dei minori